Quanto deve essere la frequenza cardiaca per dirsi regolare e cosa fa aumentare le pulsazioni già di primo mattino appena svegli? E se invece della tachicardia le pulsazioni del muscolo cardiaco risultano troppo lente è meglio correre dal medico? Forse non tutti sanno che da come batte il cuore umano si possono carpire numerose informazioni sullo stato generale di benessere psicofisico. Alcuni soggetti ad esempio soffrono di tachicardia da ansia, cioè di improvvise accelerazioni del battito in presenza di stress o forte disagio psichico. Secondo i valori standard ecco quanti battiti cardiaci al minuto sono normali a riposo e quando preoccuparsi se sono bassi o accelerati e irregolari.
Una delle strategie migliori per diventare bradicardici e mantenere bassa la frequenza cardiaca consiste nel praticare regolarmente sport. Sono da preferire le attività aerobiche a quelle anaerobiche che invece sottopongono il muscolo cardiaco ad uno sforzo intenso in breve tempo. Il nuoto, la camminata, la corsa, lo sci di fondo e altri esercizi aerobici implicano infatti un’attività di più lunga durata ma ad intensità ridotta. Nonostante i benefici però ecco “Quante volte si dovrebbe correre a settimana e per quanti chilometri?” per non sovraccaricare muscoli e articolazioni.
Ecco quanti battiti cardiaci sono normali a riposo e quando preoccuparsi se sono bassi o accelerati e irregolari
Indice dei contenuti
Negli adulti la frequenza cardiaca a riposo dovrebbe oscillare tra 60 e 100 battiti ogni 60 secondi soprattutto se si tratta di soggetti sedentari. Ciò perché chi pratica sport con regolarità ha una ridotta frequenza cardiaca che si attesta tra 40 e 50 battiti al minuto. Il numero maggiore di pulsazioni nei soggetti meno attivi dipende proprio dal carico di lavoro superiore che il cuore deve compiere per il funzionamento corporeo.
Pertanto gli atleti o le persone molto allenate non hanno alcunché da temere se registrano una condizione di bradicardia. Un battito irregolare e molto elevato anche al risveglio potrebbe invece essere il primo segnale di problemi a carico del sistema cardiovascolare. Potrebbe difatti rivelare l’ostruzione di un’arteria a causa di valori alti di glicemia o colesterolo LDL. In presenza di tachicardia si consiglia di consultare il proprio medico curante e di sottoporsi ad una serie di indagini cliniche per scongiurare il rischio di infarto o ictus.
Approfondimento
Le 3 malattie cardiache che danno diritto alla pensione di invalidità
(Ricordiamo di leggere attentamente le avvertenze riguardo al presente articolo, consultabili qui»)