Si tratta di un movimento involontario che accompagna ciascuno per l’intero arco della giornata durante le ore di veglia. Sbattere le palpebre rappresenta una necessità per la nostra vista e in alcune circostanze può rivelarsi una strategia di comunicazione non verbale. La durata di un battito di ciglia è quasi impercettibile, eppure si verifica ad ogni pie’ sospinto, anche nel momento in cui si leggono queste righe. Per tutti gli appassionati delle curiosità della scienza, è sicuramente interessante sapere quale sia la frequenza giornaliera e annuale di tale semplicissima attività del corpo. Ecco quante volte al giorno sbattiamo le palpebre degli occhi e perché.
Perché ammicchiamo continuamente senza accorgercene?
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Le ragioni che spingono l’essere umano a sbattere costantemente le proprie palpebre sono di natura fisiologica, ambientale e psicologica. Il movimento delle palpebre serve infatti a drenare ed idratare costantemente l’occhio. Grazie proprio a tale rapido movimento, infatti, la palpebra riesce a spargere il liquido lacrimale sull’intera superficie del bulbo oculare.
Tale fluido svolge una importante azione di lubrificazione dell’occhio contribuendo a mantenerlo in salute e lontano dalle sostanze irritanti. Molti studi scientifici si sono focalizzati sul significato evolutivo, cerebrale e culturale che svolge l’azione del battito di ciglia. Sono diversi gli scienziati che infatti si sono occupati di dimostrare come sia possibile che, pur sbattendo le palpebre, non abbiamo una vista a tratti oscurata. Questo è un fenomeno davvero incredibile se si considera la frequenza giornaliera con cui compiamo questo semplice e involontario gesto.
Ecco quante volte al giorno sbattiamo le palpebre degli occhi e perché
Secondo alcune stime, la durata di ogni ammiccamento corrisponde a 0,2 secondi, un tempo quasi impercettibile. Inoltre, la loro frequenza è pari a 15-20 volte al minuto. Tale numero di volte in cui le palpebre si chiudono e riaprono può ridursi in alcune situazioni particolari come ad esempio durante la visione ravvicinata. Un tipico esempio è quello che si verifica quando si legge o si lavora al computer, oppure si trascorre molto tempo davanti agli schermi. Facendo un rapido calcolo, una persona che rimane sveglia per 16 ore ammicca tra le 15 e le 30 mila volte durante la giornata. Ecco quante volte al giorno sbattiamo le palpebre degli occhi e perché.
Questi dati, come abbiamo già detto, sono molto sensibili a variazioni conseguenti a fattori ambientali o stati psicologici. Immaginiamo, ad esempio, come aumenti la frequenza dei battiti di ciglia quando gli occhi entrano in contatto con una sostanza irritante. Oppure, in coincidenza di alcuni stati emotivi intensi. Dal punto di vista filo-evolutivo, sicuramente il battito di ciglia conserva ancora una funzione fondamentale per tutela di un importante strumento percettivo quale la vista. Probabilmente, gli studi futuri porteranno nuove evidenze circa questa particolare funzione corporea.
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