Ecco quanta benefica frutta secca potremmo mangiare al giorno per ridurre il rischio di diabete e problemi al cuore

noci

Piace a grandi e piccini, la si ritrova in tantissimi dolci e anche nei gelati, per non parlare di alcuni cioccolatini. Stiamo parlando della frutta secca. Soprattutto in Italia abbiamo molta produzione di questo tipo di frutta, sia per l’industria alimentare che per il consumo personale. Tra i dolci, pensiamo al torrone alle mandorle o alle nocciole, alla pasta reale siciliana, a tante torte tradizionali in cui si abbonda di frutta secca e spezie varie. Infine, come non ricordare le tante creme spalmabili fatte con nocciole e anche pistacchi? Fino a qualche decennio fa non si buttava nulla dopo averla mangiata, poiché i gusci di mandorle e noci, specialmente presso famiglie più modeste, servivano ad alimentare il focolare. Noci, nocciole, pistacchi, arachidi, mandorle, ma anche pinoli, quindi, fanno parte della tradizione culinaria italiana, sia dolce che salata, ma anche di usanze e necessità ormai scomparse.

Ecco quanta benefica frutta secca potremmo mangiare al giorno per ridurre il rischio di diabete e problemi al cuore

La frutta secca è davvero buona e un po’ tutti ne siamo ghiotti. Purtroppo, però, può dare allergie, e in questo caso i soggetti che ne soffrono devono starne alla larga e leggere bene le etichette di cibi apparentemente privi. Questo accade perché in certe aziende i macchinari possono servire per lavorare alimenti diversi e possono rimanere tracce di qualcosa che può dare allergia. Fortunatamente ciò viene sempre indicato in etichetta. Ora diamo un’occhiata ai componenti di noci, nocciole e così via. La frutta secca è benefica poiché contiene:

  • grassi insaturi, che aumentano i livelli di colesterolo “buono” HDL e abbassano i trigliceridi;
  • proteine;
  • fibre, utili all’intestino per controllare i livelli di glicemia;
  • vitamine, tra cui la E, folati e niacina;
  • sali minerali, come il ferro, il magnesio, calcio, potassio.

Inoltre presenta carotenoidi, flavonoidi e fitosteroli. Per via di tutti questi componenti, si ritiene che un ragionevole consumo di frutta secca potrebbe aiutare nella prevenzione di malattie quali il diabete, l’ipertensione e quelle cardiache. Questa convinzione è data sia dall’analisi dei componenti e dallo studio delle loro funzioni, sia da anni di osservazione di soggetti che ne consumavano una certa quantità al giorno.

Quanta frutta secca si può mangiare al giorno?

Mangiare noccioline salate o mandorle, specialmente all’ora dell’aperitivo, è un’abitudine piacevole che ha preso piede ormai da anni. Ma anche a fine pasto, o come valida alternativa ai soliti snack, questa frutta è presente nella nostra alimentazione. I nutrizionisti, però, consigliano un consumo di frutta secca pari al massimo a 30 g al giorno. Oltre questa soglia i benefici diminuirebbero considerevolmente.

Ecco quanta benefica frutta secca potremmo mangiare al giorno per ridurre il rischio di diabete e problemi al cuore.

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