Il nostro legislatore ha mostrato da sempre un grande interesse per chi vive una condizione di disabilità prevedendo diverse misure di sostegno e agevolazioni. Ad esempio spettano 290 euro al mese dall’INPS a chi soffre di Alzheimer. Anche chi ha malattie cardiache come aritmie e ipertensione arteriosa può avere diritto all’invalidità. Quando si parla di malattie invalidanti tuttavia si è soliti pensare unicamente a malattie cardiache, neurodegenerative o malattie rare sottovalutando quelle che riguardano la pelle. Le malattie dermatologiche sono malattie sistemiche, non solo della cute.
La pelle può essere la spia di numerose malattie sistemiche e la sua infiammazione può favorire la comparsa di malattie reumatologiche, cardiovascolari e dell’apparato respiratorio. Le malattie dermatologiche possono impattare negativamente sulla qualità della vita di chi ne soffre, incidendo talvolta anche sull’autonomia del soggetto. Nelle linee guida dell’INPS, ai fini dell’invalidità, si descrivono i quadri disfunzionali delle principali affezioni croniche della pelle. Inoltre si indicano gli strumenti diagnostici per la misura e la descrizione del livello di gravità.
Quali sono le malattie dermatologiche che possono dare diritto all’invalidità
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Le malattie dermatologiche prese in considerazione sono le malattie bollose, la psoriasi e la dermatite da contatto. Per le prime gli elementi clinico-diagnostici da considerare sono le caratteristiche della lesione, mediante un esame istologico, citodiagnostico con immunofluorescenza, la presenza di complicanze infettive. Nonché la tipizzazione linfocitaria. Per quanto riguarda la psoriasi gli elementi clinico-diagnostico da tenere presente sono:
- l’estensione delle lesioni;
- l’analisi dell’esposizione a fattori scatenanti come l’attività lavorativa, farmaci assunti per affezioni concomitanti;
- l’analisi delle varianti cliniche con particolare attenzione alla forma artropatica che coinvolge le piccole articolazioni di mani e piedi, sacro-iliache e la colonna vertebrale. Questa forma di psoriasi ha un’impronta altamente deformante ed anchilosante con ripercussioni funzionali;
- la valutazione degli effetti collaterali della terapia sistemica nelle forme gravi.
Infine per quanto riguarda la dermatite da contatto gli elementi da considerare per la valutazione sono:
- la cronicità;
- il numero e la durata delle ricadute;
- estensione della superficie cutanea coinvolta;
- tipo di lesione.
Ecco quando le malattie della pelle danno diritto al riconoscimento dell’invalidità
Nelle linee guida dell’INPS sono stabilite le percentuali di invalidità a seconda del grado di gravità della malattia. Pertanto ecco quando le malattie della pelle danno diritto a 290 euro al mese. In particolare con una epidermolisi bollosa giunzionale benigna atrofica generalizzata o distrofica dominante si riconosce una percentuale d’invalidità tra il 71 e l’80%. Qualora sia in forma grave o sia distrofica recessiva si potrà ottenere una percentuale tra l’80 e il 100%. Nel caso vi sia una diagnosi di ipercheratosi epidermolitica con interessamento del palmo la percentuale oscillerà tra il 71 e l’80%. Qualora la psoriasi comporti un deficit motorio grave la percentuale d’invalidità può arrivare fino al 100%.
Lo stesso qualora si tratti di psoriasi pustolosa recidivante generalizzata. Per ottenere il riconoscimento dell’invalidità sarà necessario l’inoltro all’INPS del certificato medico attestante la patologia. Entro i successivi 90 giorni dovrà inviarsi domanda all’INPS che provvederà a comunicare la data entro cui sottoporsi all’esame di una Commissione medica. All’esito della visita l’INPS invierà a mezzo racc.ta a.r il verbale contenente la percentuale d’invalidità riconosciuta.