Al momento del matrimonio i due sposi sono chiamati a scegliere tra due diversi regimi patrimoniali che prevedono comunione o separazione dei beni. In caso di decesso di un coniuge comunque si pone la questione relativa alla spartizione degli averi. E ciò in particolare se il defunto ha lasciato precise disposizioni relative all’assegnazione dei beni che non rientrano nella quota legittima. Potrebbe così accadere che parte delle sostanze finisca in eredità a persone diverse dagli eredi legittimari. Alcuni si chiedono inoltre come si divide l’eredità dei soldi sul conto corrente cointestato e se ai figli spetti una parte della liquidità. A complicare ulteriormente la questione della successione subentra poi un’eventuale separazione legale con o senza addebito.
Conviene, infatti, anche considerare i casi in cui si perde l’eredità dei soldi sul conto corrente cointestato di cui non tutti sono a conoscenza. Così come ecco quando la moglie separata ha sempre diritto all’eredità di una quota dei beni dell’ex coniuge. Al momento del decesso si potrebbero infatti aprire dure battaglie in merito alla proprietà degli averi del de cuius. E ciò anche nel caso in cui entrambi gli ex coniugi convivano con altri partner e abbiano costituito nuove famiglie. È importante pertanto sapere chi eredita la casa acquistata prima del matrimonio se uno dei coniugi conserva il diritto di abitazione.
Ecco quando la moglie separata ha sempre diritto all’eredità di una quota dei beni dell’ex coniuge
Indice dei contenuti
L’ex coniuge rientra nell’asse ereditario anche a seguito della separazione legale? Per rispondere a tale domanda bisogna anzitutto verificare quale dei due coniugi ha subito l’addebito della separazione. In merito alla successione occorre, infatti, individuare chi fra marito e moglie sia responsabile della fine del vincolo matrimoniale. Il coniuge che non ha richiesto la separazione ai fini dell’eredità è come se fosse ancora sposato e ha persino diritto alla pensione di reversibilità.
Secondo quanto recita l’articolo 585 del codice civile il coniuge separato gode degli stessi diritti successori di qualunque coniuge non separato. Di conseguenza, anche se separato, l’ex coniuge ha sempre diritto alla quota legittima di eredità e concorre alla divisione dei beni del defunto. Ma anche in caso di addebito l’ex coniuge ha diritto a ricevere un assegno vitalizio se già è beneficiario degli alimenti. Ricordiamo infatti che anche se responsabile della fine del matrimonio, l’ex coniuge che vive in condizioni di miseria può ricevere aiuti economici.