Ecco quando il cuore delle donne potrebbe essere a rischio infarto più degli uomini

infarto

Le malattie cardiovascolari ancora oggi continuano ad essere la prima causa di morte tra la popolazione. I fattori di rischio, oltre a quelli collegati all’età e alla genetica, sono determinati dalla cattiva alimentazione e da uno stile di vita non corretto. È fondamentale, pertanto, arricchire la nostra tavola con alimenti in grado di contrastare colesterolo e glicemia. Ad esempio, questo alimento povero pulisce le arterie dal colesterolo e protegge cuore e cervello dall’ischemia. Anche ansia, stress, fumo e abuso di alcol giocano un ruolo fondamentale nell’aumentare il rischio d’insorgenza di ictus e infarti.

Fino a qualche tempo fa il rischio di malattie cardiovascolari si riteneva riguardasse principalmente la popolazione maschile. Ma ecco quando il cuore delle donne potrebbe essere a rischio infarto più degli uomini. In particolare, studi scientifici hanno appurato che le donne, soprattutto dopo una determinata età, hanno addirittura un rischio maggiore di avere un infarto. Pertanto, bisogna sfatare il mito che i problemi cardiovascolari riguardino soprattutto gli uomini, affinché da parte delle donne comincino una maggiore prevenzione e maggiori controlli.

Il tutto deve cominciare dalla tavola e da uno stile di vita lontano dal fumo e dagli eccessi di alcol. In particolare, chi ha 60 anni con questa abitudine può dimagrire e vivere una vita leggera. Ci sono, infatti, fattori di rischio che accomunano sia le donne che gli uomini, proprio come il fumo, il colesterolo, l’obesità, l’ipertensione. Tuttavia, le donne sviluppano rischi che aumentano per l’insorgenza di determinati fattori legati all’età, come la menopausa.

Ecco quando il cuore delle donne potrebbe essere a rischio infarto più degli uomini

Secondo uno studio, riportato dalla Fondazione Veronesi, sembrerebbe che i vasi sanguigni delle donne invecchiano più velocemente rispetto a quelli degli uomini. In particolare, si è tenuto conto della pressione sanguigna, come indicatore del rischio cardiovascolare. Infatti, la pressione alta aumenta le probabilità di avere un infarto o uno scompenso cardiaco. Dai risultati è emerso che l’aumento della pressione sanguigna si verifica molto prima nelle donne che negli uomini. Pertanto, una donna ipertesa di 30 anni, probabilmente corre maggiori rischi cardiovascolari rispetto ad un uomo di pari età.

Inoltre, nelle donne gioca un ruolo fondamentale nell’insorgenza delle malattie cardiovascolari, anche la menopausa. Infatti, a seguito della menopausa la donna cessa la produzione di estrogeni, che svolgono una funzione protettiva sul cuore. Pertanto dopo la menopausa aumenta sensibilmente il rischio di malattie cardiovascolari. Ecco perché è fondamentale adottare uno stile di vita sana ed un’alimentazione equilibrata che, fin da giovani, possano prevenire il rischio di malattie cardiovascolari. Infine, eseguire controlli periodici e specifici può allontanare notevoli rischi per la salute di tutti, sia uomini che donne.

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