I vuoti di memoria sono dei sintomi preoccupanti perché ci fanno subito pensare alla demenza. Ma quando occorre preoccuparsi?
Ci sono momenti in cui perdiamo completamente la bussola. Capita, ad esempio, di dimenticare cose o fatti estremamente semplici o a portata di mano, come ad esempio il nome di un oggetto. In siffatte situazioni tendiamo ad allarmarci, in quanto ci viene la sensazione di essere malati o perdere colpi. Ma, vediamo, secondo i medici, quand’è che dovremmo davvero preoccuparci di fronte a queste defaillance. Preliminarmente, però, spiegheremo perché possono verificarsi questi vuoti di memoria.
La prima ragione è da riconnettersi alla vita stressante e frenetica che si conduce. Va considerato, quindi, che in un periodo di forte informatizzazione come il nostro, siamo soggetti a continui stimoli e sollecitazioni. Siamo, infatti, protesi costantemente ad immagazzinare nuove informazioni. Quindi, è possibile che si verifichi un black out.
Il perché dei vuoti di memoria
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Quando i problemi sopra indicati si manifestano in età ancora giovane, solitamente, si tratta di conseguenze di stress o poca concentrazione. Solo raramente siamo di fronte a casi di demenza precoce che si manifestano, prevalentemente, con sintomi più decisi rispetto al semplice vuoto di memoria. Si pensi a: difficoltà di orientamento, nel riconoscimento di persone o nel ricordare eventi importanti. Ecco quando i vuoti di memoria possono nascondere insidie. In questo caso si può essere di fronte a malattie aventi una matrice genetica e familiare.
I problemi di memoria minori, invece, si possono contrastare allenando il cervello, attraverso cruciverba o esercizi di concentrazione. Inoltre, anche uno stile di vita corretto, una buona alimentazione e fare attività fisica sono aspetti da tenere in considerazione. Non a caso, alcune ricerche scientifiche hanno dimostrato che lo stile di vita può aumentare le aspettative sulla funzione cognitiva.
Ecco quando i vuoti di memoria possono far pensare a patologie
Come indicato, molti di coloro che vivono questi momenti di défaillance iniziano a temere che qualcosa non vada. Ci sono, però, anche persone con poca memoria che, non per questo, sono malate. Cioè, come per tutte le altre capacità, anche la memoria può essere maggiore o minore da un individuo all’altro. Sicché, chi ha un cervello non proprio eccellente non per questo deve temere di sviluppare la demenza o il decadimento cognitivo. Questo significa che dimenticare dove si mettono le cose, non si traduce necessariamente nel futuro sviluppo di demenza in età senile. Si ricordi, infine, che la demenza vascolare, che trova causa nella cattiva circolazione sanguigna, si previene attraverso l’attenzione per problemi circolatori. Quindi, vanno tenuti sotto controllo fenomeni quali: l’ipertensione, le malattie cardiache e il diabete.