Le pensioni minime sono uno dei tanti problemi che il sistema previdenziale italiano ha al suo interno. Sono davvero molti i pensionati che hanno assegni inferiori alla soglia della povertà. Ma il 2023 potrebbe riservare una gradita sorpresa a molti pensionati, con aumenti importanti, anche se dovuto alla perdita del potere di acquisto della pensione.
Oltre che la canonica perequazione, il 2023 potrebbe riservare una sorpresa aggiuntiva, con un aumento strutturale di queste pensioni che inizierebbe nel 2023 e finirebbe nei prossimi 4 anni con il portare a 1.000 euro le minime. In seno alla maggioranza di Governo c’è chi spinge per un incremento strutturale di queste pensioni, per renderle più dignitose.
Ecco quando e perché potrebbe arrivare l’aumento delle pensioni
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L’inflazione a livelli record genererà un aumento sostanziale degli assegni pensionistici nel 2023. Un aumento che riguarderà inevitabilmente anche le pensioni minime che potrebbero arrivare a sfiorare i 580 euro al mese.
Sulle pensioni minime nelle riunioni di maggioranza per la nuova Legge di Bilancio è emersa chiara l’intenzione di ritoccare le minime in maniera strutturale e distaccata dal tasso di inflazione. Un cavallo di battaglia di Forza Italia, partito che fa parte della squadra di Governo è la pensione minima a 1.000 euro.
Durante l’ultima campagna elettorale quelli di Forza Italia hanno prodotto questa loro particolare visione delle pensioni integrate al minimo. E adesso che c’è da limare la manovra finanziaria, i parlamentari azzurri sono tornati a chiedere che si passi dalle promesse ai fatti.
I tempi ristretti che ormai ha la manovra finanziaria, però, non permettono facilmente questa soluzione. Ecco perché la soglia della richiesta di Forza Italia è scesa adesso a 600 euro. Anche il leader di Forza Italia, il senatore Silvio Berlusconi, ha confermato l’orientamento del suo partito.
Il progetto minime a 1.000 euro entro la fine della legislatura
Quindi, potrebbero essere incrementate subito a 600 euro le pensioni minime, con un sacrifico da parte dello Stato la cui spesa previdenziale già oggi è piuttosto elevata. Ma come detto si tratterebbe solo del primo step di un piano che guarda ai prossimi 5 anni.
L’attuale Governo, infatti, a più riprese ha dato l’impressione di ragionare nel lungo termine, vista la convinzione di arrivare a completare l’intera legislatura. Ed è così che si guarda anche alle pensioni minime nel lungo termine.
L’obbiettivo dichiarato anche dal noto esponente di Forza Italia, Maurizio Gasparri, è di arrivare a fine legislatura mantenendo la promessa delle minime a 1.000 euro.
Forza Italia vuole ripetere quindi quella iniziativa che in un vecchio Governo Berlusconi aveva partorito il famoso incremento al milione. Ecco quando e perché potrebbe arrivare l’aumento delle pensioni, se davvero l’operazione incremento dei trattamenti previdenziali sponsorizzata dai parlamentari azzurri andrà in porto.