Il nostro comportamento a tavola influenza il nostro benessere e quindi dovrebbe attenersi ad alcune regole. Mangiare in modo sregolato e poco equilibrato, infatti, non di rado potrebbe danneggiarci. Soprattutto nel caso di determinati disturbi o valori da tenere sotto controllo.
Nel selezionare gli alimenti da portare a tavola, con una certa sicurezza solitamente si prediligono verdure e frutta. Risaputo, infatti, come possano apportare benefici al nostro organismo e quanto sia importante consumarne più porzioni giornaliere. Per quanto concerne la frutta, però, spesso si ha il dubbio circa il momento giusto per consumarla. Spesso abbiamo notizie contrastanti al riguardo, sarà meglio chiarirci le idee e quindi ecco quando bisognerebbe mangiare la frutta.
Porzioni e benefici
Indice dei contenuti
Bisognerebbe consumare 3 porzioni di frutta al giorno secondo quanto riportato dalla Fondazione Veronesi. Importante, però, sarebbe anche variarne i colori. Colori diversi infatti corrisponderebbero a sostanze diverse contenute. Ciò vale anche per le verdure. Vediamo dunque alcune caratteristiche.
Il colore verde indicherebbe la presenza di magnesio e acido folico. Il bianco potassio, vitamina C, selenio e flavonoidi. Ricca di antocianine sarebbe la frutta di colore arancio-rosso nonché viola, quest’ultima conterrebbe anche beta-carotene e vitamina C, tra le altre sostanze. Ambedue presenti anche in quella gialla assieme al potassio.
Ecco quando bisognerebbe mangiare la frutta prima o dopo i pasti per dimagrire e contrastare il gonfiore addominale
Premessi dunque i vari benefici che la diversa frutta potrebbe apportare, andiamo a vedere quando consumarla realmente. Solitamente si tende a farlo in chiusura del pasto, quindi dopo il pranzo o la cena.
Sfatiamo un mito, quest’abitudine non sarebbe sbagliata. Piuttosto, mangiarla dopo i pasti, da quanto riportato dall’Istituto Superiore di Sanità, comporterebbe diversi vantaggi. Potrebbe ad esempio essere un buon escamotage anche per dimagrire.
Infatti, il suo sapore comunicherebbe al nostro organismo la fine del pasto. Allo stesso tempo, rallenterebbe il livello di zuccheri nel sangue. Ciò sarebbe positivo, in quanto indurrebbe una più lenta risposta dell’insulina con la conseguenza di rimandare anche la sensazione di fame.
La frutta dopo i pasti, inoltre, avrebbe effetti benefici anche sul cibo precedentemente ingerito. Lo proteggerebbe dai danni ossidativi grazie agli antiossidanti, mentre attraverso la vitamina C aiuterebbe ad assorbirne il ferro contenuto. Sarebbe dunque una buona abitudine, salvo possibili sensazioni di malessere.
Potrebbe infatti capitare che tale abitudine comporti un certo gonfiore. Infatti, le fibre potrebbero ostacolare il passaggio del cibo nel tratto gastrointestinale, causare fermentazione e formazione di gas. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, questa situazione si verificherebbe principalmente in coloro che soffrono di particolari disturbi intestinali. Ad esempio di meteorismo nonché di colon irritabile, il quale richiederebbe una scelta precisa di alimenti.
Dunque, in questi casi sarebbe meglio consumare la frutta a distanza dei pasti come spuntini salutari spezza fame.
Lettura consigliata