L’olio di semi è una delle principali alternative al classico extravergine di oliva.
Tra i più famosi sugli scaffali dei supermercati ci sarebbe l’olio di semi di girasole.
Innanzitutto, a fare gola sarebbe il suo prezzo solitamente più contenuto rispetto, per esempio, a quello dell’olio di semi di arachidi.
Inoltre, conquisterebbe per il suo colore giallo chiarissimo e il suo gusto delicato, in grado di non coprire quello dei cibi.
In questo articolo ne continueremo a parlare, scoprendo gli strepitosi utilizzi e addentrandoci soprattutto nell’ambito dei possibili benefici e delle possibili controindicazioni.
Uso
Indice dei contenuti
L’olio di semi di girasole da sempre è presente all’interno dei nostri carrelli della spesa.
Ultimamente, però, ne stiamo facendo scorta visto il generale rincaro dei prezzi e la preoccupazione di non trovarlo più disponibile nei supermercati.
La sua fama d’acquisto è legata al fatto di essere un prodotto molto versatile.
Innanzitutto, l’olio di semi di girasole è una vera star in cucina.
Principalmente lo utilizziamo per friggere, però potremmo utilizzarlo anche:
- per condire insalate e verdure grigliate;
- per saltare i cibi in padella;
- come sostituto del burro per la preparazione delle torte.
Poi, la sua fama continuerebbe nel mondo della cosmetica.
Infatti, sarebbe un prodotto perfetto per idratare, lenire e tonificare la pelle e per nutrire le unghie e i capelli.
Per questo sarebbe l’ingrediente base di alcune creme idratanti naturali, ma si potrebbe usare anche nel fai da te casalingo per maschere e impacchi.
Ecco quali sarebbero le fantastiche proprietà e i benefici dell’olio di semi di girasole, ma occhio anche alle sue possibili controindicazioni
Venendo al cuore della questione, come indicato da questa pubblicazione di Humanitas, l’olio di semi di girasole sarebbe una fonte di grassi “buoni”.
Questi più tecnicamente si chiamerebbero grassi insaturi, divisi in monoinsaturi e polinsaturi.
Al contrario, conterebbe pochissimi grassi “cattivi” e cioè quelli saturi, associati alle impennate di colesterolo.
Per essere più precisi, 100 grammi di olio di semi di girasole conterrebbero:
- 50,22 grammi di grassi polinsaturi;
- 33,37 grammi di grassi monoinsaturi;
- solo 11,24 grammi di grassi saturi.
In particolare, poi, la maggior parte dei grassi polinsaturi “buoni” sarebbe composto da acido linoleico.
Questo sarebbe un grasso fondamentale per mantenere in salute il nostro organismo, che dovremmo introdurre attraverso l’alimentazione o appositi integratori.
L’acido linoleico sarebbe importante perché:
- promuoverebbe la crescita cellulare;
- terrebbe sotto controllo i livelli di colesterolo;
- sarebbe coinvolto nei processi antinfiammatori e di coagulazione del sangue.
Inoltre, quest’olio sarebbe una fonte di vitamina E (68 mg per 100 grammi di olio), famosa per la sua azione antiossidante, e potrebbe aiutare in caso di costipazione.
Controindicazioni
Quindi, ecco quali sarebbero le fantastiche proprietà, ma anche i benefici, dell’olio di semi di girasole.
Per concludere, ricordiamo anche le sue possibili controindicazioni.
In primo luogo, sarebbe sconsigliato per chi soffre di diabete, anche di tipo 2. Infatti, sembrerebbe aumentare i livelli di glicemia e insulina a digiuno e potrebbe esporre al rischio di aterosclerosi.
Infine, potrebbe causare una reazione allergica nei soggetti ipersensibili alle Asteraceae, come girasole e margherite.
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