Ecco quali sarebbero i rischi legati all’eccesso di sale e quale tra questi 2 tipi bisognerebbe scegliere per stare più in salute

sale grosso

Il sale è uno degli alimenti più presenti sulle nostre tavole. È un esaltatore di sapori, serve per rendere le pietanze più saporite e arricchirne il gusto. Un consumo moderato di sale potrebbe far anche bene alla nostra salute, l’importante è che non si esageri. Ogni grammo di sale contiene 0,4 g di sodio. I valori di assunzione giornalieri del sodio sono circa 100 o 600 mg al giorno, pari allo 0,25/1,5 g di sale. Alcune statistiche hanno rilevato che in Italia il consumo si aggira intorno ai 12 g di sale al giorno, contro i 6 g di riferimento.

Eccesso di sale e rischi

Come già scritto sopra, è importante non esagerare con le quantità di sale in ogni pietanza. Proprio perché è un alimento molto utilizzato, è bene ridurne il consumo in ogni piatto. Infatti ecco quali sarebbero i rischi legati all’eccesso di sale se non si rispetta il limite indicato. Il sale può essere responsabile di malattie come:

  • gonfiore, il sale non ha calorie ma fa in modo che si beva tanta acqua. Questo perché, quando si mangia un cibo molto salato, l’acqua fuoriesce dalle nostre cellule e l’organismo tende ad accumularla. Di conseguenza si ha il bisogno di bere acqua per idratarsi di nuovo. Il gonfiore legato a mani, piedi, viso potrebbe essere un campanello d’allarme;
  • pressione alta, il sale affatica i reni in quanto avranno più difficoltà a liberarsi dell’acqua in eccesso;
  • osteoporosi, il sale favorisce l’escrezione di calcio e questo potrebbe essere dannoso per le ossa.

In commercio esistono diverse tipologie di sale, ma la domanda che ci si pone spesso è quale tra il sale fino e il sale grosso sia meglio scegliere.

Ecco quali sarebbero i rischi legati all’eccesso di sale e quale tra questi 2 tipi bisognerebbe scegliere per stare più in salute

Il sale fino è più diffuso, ha dei granelli molto piccoli capaci di sciogliersi in maniera molto più semplice rispetto al sale grosso. Motivo per il quale lo si preferisce per la preparazione di impasti o da aggiungere dopo la cottura. Il sale fino sala di più rispetto a quello grosso, è necessario quindi usarne una quantità inferiore. Il sale grosso, invece, richiede un lavoro a livello industriale meno elaborato. Viene sciolto nei liquidi, utilizzato ad esempio per la conservazione di alcuni alimenti in salamoia oppure per l’acqua di cottura.

In realtà non c’è chissà quale differenza fra queste due tipologie di sale. Nel sale fino si ha il 95% del cloruro di sodio e durante la lavorazione vengono aggiunti altri minerali. Il sale grosso contiene invece elevate quantità di sali minerali come zolfo, magnesio, potassio, zinco, iodio. Questa tipologia sembrerebbe più sana per preparare alcune ricette.

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