Ecco quali alberi dovremmo piantare nel nostro giardino anche per salvaguardare il nostro pianeta

alberi

In questi giorni si è svolta a Glasgow la COP26, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021. Al netto degli accordi che sono o non sono stati presi, quello che è emerso, a livello di opinione pubblica, è una generalizzata attenzione per l’ambiente e per il nostro pianeta. Ecco dunque, che nel proprio piccolo molti si adoperano con iniziative di vario genere per dimostrare la propria aderenza alla causa.

Una delle iniziative che stanno riscuotendo maggior successo, a livello locale, è piantare alberi per ripopolare la flora, fortemente danneggiata dall’essere umano. Si tratta di progetti che donano visibilità a basso costo, semplici da attuare e con  ragioni scientifiche che lo supportano. In un articolo precedente ci eravamo occupati per esempio di “Forestami”, della Regione Lombardia.

Tuttavia, questi progetti dovrebbero essere attemente monitorati dagli scienziati: quali specie di albero, per esempio, bisognerebbe piantare? È importante che vengano piantati i giusti tipi di alberi per aiutare il cambiamento climatico. Bisogna ripopolare il verde in maniera strategica. Dunque, ecco quali alberi dovremmo piantare nel nostro giardino, anche per salvaguardare il nostro pianeta.

Foglie rosse

In autunno cadono le foglie. È un meccanismo che tutti conoscono, ma di cui non si conoscono completamente i dettagli. Per esempio, è stato evidenziato che le foglie autunnali degli alberi in America siano molto più rosse delle foglie di alberi della stessa specie, che cadono in Europa. Perché questo avviene? Durante l’autunno, gli alberi che crescono a una particolare latitudine nel Nord America orientale riceverebbero un’irradiazione solare significativamente maggiore rispetto agli alberi che crescono alla stessa latitudine in Europa.  Inoltre, una percentuale più alta di alberi nordamericani produce antociani, le molecole che donano i colori rossi o violacei alle foglie (Zani D et al 2020).

Ma perché più alberi nordamericani che europei dovrebbero produrre antociani? Gli antociani assorbono lunghezze d’onda su un’ampia gamma dello spettro solare, dagli UV-B al rosso. La protezione dalla luce intensa è importante durante questo periodo delicato, mentre le foglie senescenti stanno smantellando il loro apparato fotosintetico. Si tratta probabilmente di un adattamento delle piante a un clima americano meno stabile di quello europeo e a una differente intensità della luce. Con il riscaldamento globale è possibile che le foglie degli alberi cadano più tardi e rimangano verdi più a lungo.

Ecco quali alberi dovremmo piantare nel nostro giardino anche per salvaguardare il nostro pianeta

Dunque, quali sono gli alberi da piantare? Le specie di latifoglie – come quercia, faggio e acero – sono le migliori perché hanno una superficie fogliare più ampia che genera più fotosintesi, mentre le conifere assorbono più calore. Piantare un mix diversificato di specie massimizzerà i benefici degli alberi, oltre ad aiutare la ripopolazione di insetti e fauna selvatica. Questo permetterebbe anche di fronteggiare meglio parassiti o malattie che potrebbero spazzare via un’intera specie di albero in una la zona.

Come tutti gli alberi, devono anche essere ben mantenuti e sani per funzionare in modo efficace. La stagione della semina deve essere effettuata tra settembre a novembre, quando gli alberi sono dormienti e il terreno è nelle migliori condizioni per far crescere le radici prima dell’inverno. È importante capitalizzare in questo periodo.

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