Quando si presentano disturbi intestinali o si avvertono bruciori all’altezza dello sterno bisogna sorvegliare con maggiore cura l’alimentazione. Risulta quindi importante selezionare alimenti e bevande per individuare quelli che non aggravano i sintomi, ma anzi li riducono. Occorre inoltre ricordare che talvolta la dieta alimentare non è sufficiente a debellare i disturbi intestinali e quelli del tubo digerente. E ciò perché spesso si tratta di disturbi psicosomatici che derivano da situazioni di stress, ansia, tensioni nervose.
Non a caso si parla di colite nervosa e tuttavia conviene attenersi ad un specifico regime alimentare per contrastare l’insorgenza dei sintomi più fastidiosi. Secondo gli Esperti ecco quale frutta può mangiare ci soffre di reflusso gastroesofageo e di colon irritabile e quali cibi evitare.
I danni della cottura
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Anche i metodi di cottura richiedono particolare attenzione perché potrebbero avere effetti nocivi sull’assimilazione di alcune sostanze nutritive. In presenza di patologie relative all’apparato gastrointestinale bisogna anzitutto eliminare i cibi grassi e la frittura. Simili alimenti rendono assai difficoltoso il processo di digestione per cui conviene privilegiare la cottura a vapore, alla piastra o al cartoccio.
Attenzione dunque anche a intingoli e spezie che possono aumentare l’acidità di stomaco e favorire il reflusso del materiale gastrico verso l’esofago. Ricordiamo infatti che “Sono questi i condimenti per la pasta meno calorici e i primi piatti veloci per chi soffre di colesterolo, colite o diverticoli”. Allo stesso modo ecco quale frutta può mangiare chi soffre di reflusso gastroesofageo e di colon irritabile e quali cibi evitare.
Ecco quale frutta può mangiare chi soffre di reflusso gastroesofageo e di colon irritabile e quali cibi evitare
La colite spastica provoca spesso sintomi come crampi addominali, diarrea, stitichezza e impone la rinuncia alla frutta con un’alta concentrazione di zuccheri. Si raccomanda dunque di stare lontano da fichi, pesche, cachi, ciliegie, pere, mele e cocomero. Via libera invece a fragole, mirtilli, kiwi, mandarini, limoni e arance che assicurano un apporto di fruttosio più modesto. Per contrastare i sintomi più vivaci dei disturbi gastroesofagei occorre bandire quei cibi che per la digestione richiedono una maggiore produzione di succhi gastrici.
Bisogna pertanto abbandonare il consumo di carni grasse, pomodori, cioccolata, fritture, bevande alcoliche, caffè e concedersi con moderazione latticini e yogurt. Per quel che riguarda nello specifico la frutta meglio evitare le arance e ammettere solo raramente il consumo di pesche, lamponi e uva. Fra i tipi di frutta da consigliare invece rientrano le mele, le pere, il melone e le banane.
Approfondimento
(Ricordiamo di leggere attentamente le avvertenze riguardo al presente articolo, consultabili qui»)