La carriera lavorativa di ognuno di noi, esattamente come la vita personale, è ricca di situazioni che possono incidere talvolta positivamente talvolta in maniera negativa. Possono esserci dei periodi di sospensione, altri d’interruzione. La legge prevede che per determinati periodi tassativamente previsti, nonostante l’interruzione o sospensione dell’attività lavorativa, sia garantita una copertura contribuiva.
Tali periodi sono utili per l’accesso alla pensione e per il suo calcolo. Questi contributi detti figurativi sono accreditati ai lavoratori senza onere a loro carico. In alcuni casi possono essere accreditati su domanda del lavoratore, altre volte automaticamente. Inoltre il legislatore offre la possibilità al lavoratore, pagando un onere, di riscattare alcuni periodi espressamente previsti dalla legge e scoperti da contribuzione. Tali contributi da riscatto sono accreditati dall’INPS dopo l’accoglimento dell’istanza presentata dal lavoratore, dal pensionato o dai superstiti.
Quali sono i periodi riscattabili
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Tra le principali tipologie di riscatto ritroviamo il riscatto dei corsi di studio, dei periodi d’attività lavorativa subordinata prestata all’estero, d’interruzione/sospensione del rapporto lavorativo. Nonché dei periodi d’assenza facoltativa per maternità collocati al di fuori del rapporto, d’attività prestata con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa ante 1°aprile 1996. Nonché dei periodi intercorrenti tra un rapporto lavorativo e l’altro nei casi di lavori stagionali, discontinui e temporanei, di non attività relativi a rapporti part-time. E ancora per periodi d’aspettativa per gravi motivi familiari, d’occupazione in lavori socialmente utili, del servizio civile volontario, degli anni di praticantato dei promotori finanziari. Per tutti questi periodi l’interessato potrà presentare istanza all’INPS e, dietro il pagamento di un determinato importo, riscattare i contributi.
Ecco quale domanda fare per avere contributi in più utili alla pensione
L’Istituto provvederà a notificare a mezzo racc.ta A/R o PEC l’importo da pagare e il provvedimento d’accoglimento della domanda di riscatto. Quest’ultimo indicherà le modalità e i termini del versamento che andrà effettuato utilizzando l’Avviso di Pagamento PagoPA. Il richiedente potrà stampare gli Avvisi di Pagamento PagoPA attraverso il portale dei Pagamenti del sito INPS. In alternativa potrà richiedere l’invio tramite posta o email chiamando il Contact Center al numero 803164 o 06164164. Inoltre il richiedente potrà scegliere di pagare in un’unica soluzione entro 60 giorni dalla ricezione del provvedimento o in forma rateale.
Quest’ultima modalità è concessa solo qualora il richiedente non sia pensionato e se i contributi riscattati non siano da utilizzare immediatamente per l’accesso alla pensione. La domanda dovrà essere presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato o mediante Contact Center ai numeri 803164 o 06164164 o mediante enti di Patronato. Pertanto ecco quale domanda fare per avere diritto a tutte le prestazioni previdenziali e pensionistiche.
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