Quando arriviamo nel reparto delle birre, spesso non sappiamo quale scegliere. O meglio, la maggior parte delle volte finiamo per prendere la birra con la marca più nota o quella che ci è più familiare.
Altre volte, invece, prendiamo quella che abbiamo già provato in passato, per non sbagliare.
Gli italiani, infatti, oltre ad amare il vino, sono grandi estimatori della birra.
C’è chi ama gustarne una accanto a una pizza e chi preferisce sorseggiarla con un aperitivo. Le birre, però, non sono tutte uguali, ma variano per diverse caratteristiche.
Cosa dobbiamo controllare sull’etichetta
Esistono birre con una gradazione alcolica più alta, o che contengono più zuccheri di altre, oppure che si differenziano per la tipologia di malto utilizzato. Proprio a partire da queste caratteristiche scopriremo quali sono le birre migliori per chi non vuole gonfiarsi, ma non solo.
Capiremo anche qual è la birra più adatta per chi sta a dieta, ma individueremo anche la migliore per cucinare e marinare la carne.
Ecco quale birra dovremmo scegliere al supermercato perché gonfia meno, ha poche calorie ed è ottima anche per cucinare carne, pollo e arrosto
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Ci sono diverse caratteristiche che dovremmo considerare quando acquistiamo una birra.
Sicuramente 2 fattori importantissimi da valutare sono la gradazione alcolica e il grado saccarometrico, ovvero la concentrazione di zuccheri. In questo senso, vincerebbero senza dubbio le birre analcoliche, con un grado saccarometrico compreso tra 3 e 8, e un contenuto di alcol che non supera l’1,2%.
Con l’attenzione sempre maggiore nei confronti della dieta, infatti, ormai tutte le aziende hanno elaborato una propria linea di birre analcoliche. Basti pensare alla famosa birra al limone o a quelle aromatizzate alla frutta.
Un’altra birra leggera
Ci sono, poi, le birre cosiddette “light”, più leggere delle loro simili. In questi casi, infatti, il grado saccarometrico, e quindi la concentrazione di zuccheri, è compreso tra 5 e 10,5. L’alcol, invece, arriverebbe al 3,5 %.
Queste sono le tipologie di birra con i valori più bassi e che sarebbero più adatte anche per chi è a dieta. Per eliminare la pancia, infatti, non sarebbe sempre necessario eliminare bevande come la birra, ma basterebbe consumarle nelle giuste dosi.
L’importante è non esagerare e chiedere sempre il parere del proprio nutrizionista di fiducia.
La migliore per cucinare
Oltre ad essere una bevanda, però, la birra può diventare anche un ottimo ingrediente per le nostre ricette. Ci si può marinare la carne, sfumare, ma anche condire e persino friggere.
La birra può dare ai nostri piatti mille sfumature di sapore, da quelle più ambrate e amarognole, a quelle più dolciastre o fruttate. Per non sbagliare, potremmo utilizzare la nostra birra preferita per cucinare.
In generale, però, ci sono alcuni abbinamenti che vale la pena di conoscere per preparare dei piatti davvero eccellenti. Un esempio su tutti? Per preparare la carne alla griglia, sarebbe bene utilizzare una IPA o le sue simili e per il pollo potremo optare per una generica bionda ad alta fermentazione.
Ecco quale birra dovremmo scegliere per cucinare! I nostri piatti ne gioveranno e potremo finalmente sperimentare nuovi sapori.