Ecco qual è l’importo delle pensioni anticipate con più di 30 anni di contributi INPS

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Uomini e donne che lavorano da diversi decenni nei settori pubblici o privati iniziano a sentire tutto il peso di settimane impegnative già dopo i 50 anni. Chi ha un montante contributivo non particolarmente alto a volte si trattiene al lavoro solo per non perdere soldi sull’assegno previdenziale. E di fatto prima di concludere la carriera meglio informarsi su quanto prende di pensione a 64 anni un lavoratore con 20 anni di contributi. Perché spesso si arriva all’età pensionabile con una storia contributiva breve e piena di buchi assicurativi. Accade quindi che nonostante si possegga il requisito anagrafico non si abbia un’anzianità contributiva tale da assicurare un assegno previdenziale dignitoso.

Pertanto chi vuole smettere di svolgere attività lavorativa qualche anno prima deve pur considerare quale sarà l’ammontare del rateo mensile. E soprattutto quanto si perde se si va in pensione prima e di quanti altri anni converrebbe prolungare il servizio. Per chi invece accumula maggiore copertura assicurativa ecco qual è l’importo delle pensioni anticipate con più di 30 anni di contributi INPS. E quali eventuali penalizzazioni potrebbe subire l’ammontare degli assegni mensili scegliendo il prepensionamento. Per un’idea approssimativa si potrebbe considerare quanto prende di pensione un lavoratore di 62 anni con 35 anni di contributi INPS.

Ecco qual è l’importo delle pensioni anticipate con più di 30 anni di contributi INPS

Molto spesso anche il solo tragitto dall’abitazione alla sede dell’impiego comporta tempo ed energia. Dopo un’intera giornata spesa fra spostamenti e scadenze professionali si arriva a casa con un carico di stanchezza difficilmente sopportabile. Alla lunga si inizia a desiderare che giunga quanto prima il momento del pensionamento per rifiatare e spendere le giornate senza dividersi fra mille impegni. Questa esigenza è più pressante nelle donne su cui spesso ricadono le faccende domestiche, la cura dei figli e la preparazione dei pasti.

Per le lavoratrici che già a 58/59 anni intendono presentare domanda di pensionamento esiste la formula previdenziale di Opzione donna. Secondo il dettato della Legge 4/2019 possono accedere a questa agevolazione pensionistica le donne con 35 anni di contributi. Prendiamo come esempio il caso di una lavoratrice in servizio nel settore privato che ha accumulato un montante contributivo di 37 anni a fine 2020. Scegliendo la via del prepensionamento la donna dell’esempio avrebbe diritto ad una pensione annua lorda di 14.438, 32 euro. Ne consegue che ogni mese percepirebbe una somma pari a 1.110,64 euro con decorrenza dal 1° febbraio 2021.

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