Ecco perchè non conviene a tutti e chi ci perde sull’assegno unico sui figli

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Gli Esperti di ProiezionidiBorsa hanno analizzato perché ad alcuni lavoratori sarà svantaggioso l’assegno unico sui figli. Infatti, non tutte le famiglie godranno dei benefici dell’ANF, in quanto a molte non conviene. Ed ecco perché non conviene a tutti e chi ci perde sull’assegno unico sui figli, considerando la soglia ISEE. La stima dell’ISTAT prevede che circa il 30% non godrà di un vantaggio. La misura attualmente è contenuta nel Decreto Legge ancora in approvazione.

Ecco perchè non conviene a tutti e chi ci perde sull’assegno unico sui figli

Ad oggi, l’importo previsto per l’ANF unico, con un ISEE di 13mila euro, è di un minimo di 40 euro ad un massimo di 200 euro al mese. Tale importo è riconosciuto per i figli a carico di età compresa tra 0 e 18 anni. Invece, è previsto un aumento per figli successivi al primo di circa il 20%. L’importo, infine, si riduce per i figli a carico di età compresa dai 18 ai 21 anni.

In effetti, la nuova misura ha l’obiettivo di dare vita ad un’unica prestazione che aiuti le famiglie con figli, semplificando la procedura.

Secondo le stime effettuate dall’ISTAT e dall’Associazione famiglie numerose, questa misura porterebbe degli svantaggi economici ad alcune categorie. Ed è per questo che si studia una clausola di salvaguardia per questi casi.

Ecco le famiglie che ci guadagnano e quelle che ci perdono

A guadagnarci dalla riforma dell’assegno unico, secondo l’ISTAT, è il 68% delle famiglie, in particolare:

a) lavoratori autonomi che attualmente non percepiscono gli assegni familiari;

b) lavoratori che non possono detrarre le detrazioni fiscali per incapienza.

Sempre l’ISTAT, identifica il 2,4% di famiglie che non subiscono cambiamenti.

Mentre il 29,7%, subisce uno svantaggio a livello di aiuti economici. Si tratta in particolare di:

a) famiglie con patrimoni e redditi elevati;

b) i nuclei familiari che hanno ancora a carico figli con età di 21 anni esclusi dall’ANF e dalle detrazioni;

c) le famiglie numerose, in quanto dal quarto figlio la scala di equivalenza dell’ISEE attribuisce valori inferiori;

d) le coppie di fatto che, per ottenere l’ANF unico, devono presentare l’ISEE di entrambi i genitori (attualmente si considera il solo reddito del richiedente).

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