Ecco perché l’amministratore non può negare al condomino di consultare l’anagrafica condominiale

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È proprio il caso di dire che le questioni condominiali non vanno mai in vacanza.

Ebbene sì, diventa sempre più complicato mantenere la pace nei condomini.

Con la possibilità di accedere alle agevolazioni del cosiddetto Superbonus 110, poi la situazione si è complicata ulteriormente. Questo perché proprio per accedere alle già menzionate agevolazioni, molti condomini hanno dato incarico a tecnici specializzati. Quest’ultimi, nel seguire l’iter per accedere alle agevolazioni, si sono ritrovati di fronte a realtà diverse da quelle prospettate.

Ecco cosa è capitato in molti condomini

È capitato che effettuati i dovuti rilievi relativamente ai vari immobili, in tantissimi condomini sono emerse delle irregolarità. Questo ha determinato il rigetto di molte domande di ammissione al bonus.

Il Superbonus 110 prevede infatti come condizione indispensabile la regolarità urbanistica ed edilizia del fabbricato.

Per questi motivi in molti condomini si è deciso di rinunciare al Superbonus.

Ma c’è stato chi ha deciso di agire diversamente ossia di denunciare gli abusi esistenti all’interno dei condomini.

Come se non bastassero già tutte le liti che spesso sorgono tra condomini, ci si è messo anche il Superbonus 110 a inasprire ulteriormente gli animi.

Ecco perché l’amministratore non può negare al condomino di consultare l’anagrafica condominiale

In molti casi l’intero condominio ha deciso di denunciare chi nel corso degli anni ha commesso abusi edilizi.

Orbene quando il condominio decide di citare in giudizio un singolo condomino, dà ovviamente mandato ad un legale. Quest’ultimo può chiedere, per conto del condominio che rappresenta, di consultare l’anagrafica condominiale. Spesso questa richiesta viene fatta per reperire dalla stessa tutti i dati del condomino da citare in giudizio.

Anagrafica condominiale: cosa è?

Altro non è che un registro, che gli amministratori debbono per legge completare e custodire. In esso vanno inseriti i dati relativi agli immobili facenti parte del condominio e di coloro che vi abitano.

Il condomino quindi che citato in giudizio diffida l’amministratore per aver fornito i dati personali, fa un gran bel buco nell’acqua.

Questo perché l’amministratore non può negare al condomino di consultare l’anagrafica condominiale, tanto meno al suo legale, altrimenti commetterebbe lui stesso un illecito.

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