Il più grosso handicap che vivono i lavoratori italiani è quello di non poter pianificare la propria pensione con un certo anticipo. Non si può ad esempio, decidere, quando si hanno 50 anni, dopo quanti anni si potrà andare in pensione. Perché non abbiamo un sistema di previdenza stabile. Cercheremo di capire quali sono gli unici modi per pianificare la pensione con anni di anticipo.
L’Italia pone un grosso ostacolo ai suoi lavoratori: la precarietà del sistema previdenziale. Nel nostro Paese la previdenza è in continuo mutamento con misure sperimentali che durano un determinato periodo. E poi scadono per essere sostituite da altre. Le misure strutturali sono poche e molte volte vengono messe in discussioni anche quelle. Questo destabilizza e non consente ai lavoratori di avere una sorta di sicurezza nel futuro. Ed è anche il motivo che spinge molti a cogliere la prima uscita che si rende disponibile. Anche se potrebbero continuare a lavorare per qualche anno. Ecco perché la pensione non può essere progettata e pianificata dai lavoratori e come si può porre rimedio a questo problema. Scopriamolo nei prossimi paragrafi.
Avere certezze nel futuro a volte è una necessità
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Quello di pianificare a volte, può essere un bisogno di molti. Una malattia del coniuge che progredisce nel tempo, ad esempio, rende necessario poter stabilire quando andare in pensione. E non poterlo fare troppo in là nel tempo rappresenta un handicap tutto italiano. Che ha un sistema previdenziale che non è per nulla stabile.
Ci sono pensionati che sanno di poter accedere alla pensione solo qualche mese prima, con la Legge di Bilancio e grazie a nuove misure. Invece, almeno per l’ultima parte della propria vita si dovrebbe poter guardare avanti nel futuro e fare progetti a lungo termine. Cosa che non è quasi mai possibile con la previdenza italiana.
Ecco perché la pensione non può essere un progetto a lungo termine, ma il sistema c’è
I lavoratori vogliono poter disporre il proprio pensionamento nel momento che ritengono più opportuno. E questo senza doversi preoccupare che le misure potrebbero cambiare. E che anche i loro progetti di pensionamento potrebbero mutare da un anno all’altro. Spaventa che quello che oggi è valido il 1 gennaio non ci sarà più.
E che il prossimo anno, con la nuova manovra finanziaria potrebbe essere stravolto tutto. Ma la pensione può essere pianificata perché ci sono misure strutturali che non rischiano il cambiamento anno dopo anno. Come la pensione di vecchiaia o quella anticipata ordinaria. O come la pensione Quota 41 per precoci.
Per chi vuole pianificare a lungo termine c’è la RITA
Ma per chi vuole pianificare a lungo termine e già in giovane età è possibile farlo con la RITA. Aprendo un fondo pensione complementare che supporti la misura. In questo modo già, ad esempio, dai 40 anni si può avere la certezza che al compimento dei 62 anni si potrà accedere ad una forma di prepensionamento. E questo a prescindere dall’INPS. Perché la RITA, ricordiamo, è una pensione che eroga il fondo complementare e non l’istituto di previdenza.