Ecco perché la maggiorazione contributiva invalidi non serve per anticipare la pensione di vecchiaia

La maggiorazione contributiva invalidi non serve per anticipare la pensione di vecchiaia-proiezionidiborsa.it

Agli invalidi con una certa percentuale viene riconosciuta una maggiorazione contributiva che può essere utile per anticipare la pensione. Ma solo quando il requisito che occorre incrementare è quello contributivo. Vediamo perchè in nessun caso il beneficio può essere utilizzato per ottenere prima la pensione di vecchiaia.

La normativa previdenziale tenta di tutelare le persone più fragili. E proprio per questo per gli invalidi prevede una maggiorazione contributiva che riconosce una sorta di Bonus a livello di contributi. Per ogni anno lavorato con invalidità superiore al 74% sono riconosciuti due mesi di contributi figurativi, a domanda dell’interessato.

Ma ecco perché la maggiorazione contributiva invalidi non può essere utilizzata per anticipare la pensione di vecchiaia e perché.

Come funziona la maggiorazione contributiva?

Come anticipato, l’INPS favorisce gli invalidi con della contribuzione figurativa aggiuntiva. Ma i contributi riconosciuti in più ai diversamente abili sono validi sia al diritto che alla misura della pensione. E agli invalidi spettano solo laddove il requisito sanitario sia rispettato per ogni anno lavorato.

Si tratta, però, come detto, di un riconoscimento contributivo che permette di anticipare l’acquisizione del requisito per accedere alla pensione anticipata. E questo significa che tali contributi non possono essere utilizzati per anticipare la pensione di vecchiaia.

Come si utilizza?

Se un disabile per 2 anni lavora con il requisito sanitario richiesto si vedrà riconoscere, a domanda, 24 mesi di contributi figurativi. Che, in nessun modo, gli spetteranno in automatico. L’interessato deve sempre presentare una domanda per averli che solitamente è contestuale a quella che si presenta per andare in pensione.

Bisogna sempre presentare la domanda-proiezionidiborsa.it

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A quel punto per andare in pensione anticipata gli occorreranno solo 40 anni e 10 mesi di contributi, se uomo e 39 anni e 10 mesi di contributi, se donna. A cui sommare i 2 anni di maggiorazione contributiva. Ma per quel che riguarda il trattamento di vecchiaia la storia è diversa.

Ecco perchè la maggiorazione contributiva invalidi non anticipa il trattamento di vecchiaia

Se la pensione che si deve cogliere è quella di vecchiaia il discorso è diverso. In questo caso la maggiorazione non permette l’anticipo. Può aiutare a raggiungere i 20 anni di contributi minimi richiesto, questo sicuramente si, ma non permette l’accesso prima dei 67 anni.

Questi contributi non possono essere utilizzati per anticipare la pensione di vecchiaia-proiezionidiborsa.it

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E questo è facilmente spiegabile: il beneficio è contributivo e può sommarsi ai contributi. I figurativi riconosciuti non possono andare a ridurre il requisito anagrafico in nessun caso per la pensione di vecchiaia. Che potrà essere colta sempre e solo al compimento dei 67 anni. Questo perchè diminuiscono i contributi ma non l’età andando a sottrarre i contributi che la maggiorazione riconosce.

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