A volte gli umani davvero non riescono a entrare nelle logiche comportamentali dei loro compagni a 4 zampe. Ad esempio, la coprofagia, ovvero l’ingestione di feci, è un’abitudine comune nei cani, ma alle persone fa un po’ ribrezzo. Ed è una reazione comprensibile specie per chi, con il proprio quadrupede, condivide quotidianità e spazi domestici.
Inoltre se il cucciolo non si limita all’ingestione delle proprie feci, ma anche quelle di altri animali, può esporsi a dei problemi di salute.
Allevare un cagnolino è un’esperienza meravigliosa, commovente e formativa, ma anche molto onerosa. Ciò che fa parte della sua educazione, come rispondere al richiamo per evitare di essere investito in mezzo alla carreggiata, non incappando in tragedie e sanzioni, deve essere perentorio.
Ecco perché il cucciolo di cane mangia le proprie deiezioni e si presenta in casa completamente inzaccherato di feci.
Capire le sue motivazioni, è il primo passo utile per trovare immediatamente delle soluzioni. Le regole della buona convivenza infatti sono molto importanti. Né l’uomo, né l’animale devono mai soffrire il fatto di stare assieme. Se ciò accade, è necessario correre tempestivamente ai ripari, informarsi e agire con fermezza.
L’ingestione di batteri derivanti dalle deiezioni di altri animali, peraltro, può diventare alquanto pericolosa.
Ecco dunque quali motivazioni spingono i cuccioli ad avere interazioni con le feci e come correggere questi comportamenti.
Per una prima valutazione di massima bisogna tenere conto di alcuni fattori, ad esempio, il tempo che il cucciolo è costretto a trascorrere da solo. Qual è il momento preciso in cui un cucciolo si ciba di feci? Se lo fa in assenza del padrone, può essere utile lasciare una telecamera accesa.
Ecco perché il cucciolo di cane mangia e si rotola nei propri escrementi, conseguenze e soluzioni
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Mangiare gli escrementi, nei cuccioli, fa parte di un istinto primordiale legato all’esplorazione del mondo. Solitamente, sono spinti da mera curiosità, come i bambini.
È importante tenere pulito il giardino e, in generale, l’ambiente in cui il cane vive, rimuovendo ogni mattina le sue feci. Trattandosi di un comportamento che il cucciolo dovrebbe abbandonare con il tempo, è sufficiente far sparire l’oggetto del desiderio, prima che gli venga in mente di ingerirlo.
In natura, le femmine, dopo aver partorito, mangiano le feci dei propri cuccioli per mantenere pulita la cuccia. Concettualmente, questa opera di igiene è ciò che dovrebbe fare anche il padrone, armandosi di guanti, paletta e secchiello.
Se il problema persiste nel cane, anche dopo l’infanzia, potrebbe trattarsi di sindrome da malassorbimento intestinale o di un’insufficienza pancreatica. In tal caso è imperativo interpellare il proprio veterinario di fiducia, affinché fornisca una diagnosi e delle cure adeguate.
Se il cane ingerisce escrementi dopo lunghe ore di solitudine, il problema potrebbe essere legato alla depressione. È probabile che la bestiola abbia un tremendo bisogno di svaghi e attenzioni. Cosa che si potrebbe ovviare anche con l’ausilio di un dog-sitter.
Non si deve punire il cane, questo andrebbe a indebolire il legame. Meglio agire con intelligenza.
Infine, rotolarsi negli escrementi rappresenta un istinto atavico, comune nei cani da caccia. Questo permette al cane di confondere il proprio odore nei confronti delle prede. Pulire regolarmente i suoi spazi è l’unica soluzione.
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