Le infezioni trasmesse attraverso rapporti non protetti, dette anche IST, rappresentano, oggigiorno, una delle maggiori cause di infertilità. La diffusione di queste infezioni è strettamente legata alla promiscuità, cioè alla tendenza ad avere rapporti con più partners. Per comprendere la portata di questo fenomeno, si considerino solo alcuni dati statistici.
In particolare, si è riscontrato che, ogni giorno, vengono contratte più di 1 milione di infezioni del predetto tipo. Ogni anno, poi, vi sono circa 376 milioni di nuove infezioni, di cui 1 su 4 trasmessa a mezzo dei rapporti non protetti. Si stima, inoltre, che più di 500 milioni di persone abbiano un’infezione genitale da virus herpes (HSV). In più, circa 290 milioni di donne presentano un’infezione da Papilloma Virus (HPV). Insomma, si tratta di dati davvero impressionanti, molti dei quali vengono alla luce anche dopo molto tempo, addirittura anni. Ecco, dunque, perché i rapporti promiscui potrebbero mettere gravemente a rischio la salute di uomini e donne.
I tipi di malattie trasmissibili
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A questo punto, è bene sgomberare il campo da equivoci, chiarendo quali malattie si possono contrarre in questi casi. Le IST possono manifestarsi a causa di:
1) batteri, come nel caso della gonorrea, sifilide e clamidi;
2) virus, come: Papillomavirus umano, herpes genitale, HIV, epatite A, B e C;
3) protozoi, come la tricomoniasi;
4) funghi come nel caso della Candida Albicans.
Il vero problema di queste infezioni è che la maggior parte di esse non presenta sintomi o questi sono lievi. Inoltre, alcune di esse, come l’HSV (Virus Herpes Simplex) espongono ad un maggior rischio di contrazione dell’HIV.
In più, la circostanza che talvolta esse siano asintomatiche ne favorisce la trasmissione a individui sani, con grave impatto sulla fertilità. Infatti taluni casi, la sifilide contratta dalla donna e mai diagnosticata, ha causato problemi in gravidanza o al momento del parto. In proposito si contano percentuali di figli nati morti e di morti neonatali.
Ecco perché i rapporti promiscui potrebbero mettere gravemente a rischio la salute di uomini e donne
Per contrastare detti fenomeni, si dovrebbe fare più informazione, indicendo all’adozione di comportamenti responsabili. Si consideri che il mezzo più diffuso di trasmissione sono i rapporti. Tuttavia, può avvenire anche attraverso il sangue (trasfusioni, trapianti, contatto con ferite, tatuaggi, ecc.). Alcune IST, inoltre, si trasmettono attraverso la semplice saliva. A fronte di ciò, poiché molte di queste infezioni non presentano sintomi durante il loro decorso, l’unica strategia efficace è la prevenzione.
Quindi, per ridurre il rischio di contagio bisogna ricorrere all’uso del preservativo ed eseguire le vaccinazioni ad oggi disponibili. Una di esse, effettuabile nel 12esimo anni di età, è quella per il Papillomavirus (HPV). In tal modo, si possono prevenire e ridurre i decessi correlati al cancro del collo dell’utero. Negli uomini, invece, si previene la formazione di condilomi e lo sviluppo di tumori della regione ano-rettale e faringea. Altro vaccino disponibile è quello per l’epatite B e A.
Conclusione
In ogni caso, lo strumento più efficace per prevenire la trasmissione di siffatte malattie, rimane comunque il preservativo. Il suo uso corretto, infatti, limita la trasmissione dell’infezione attraverso i liquidi organici. Inoltre, riduce il rischio di contrarre, anche per semplice contatto, l’herpes genitale, la sifilide, l’ulcera molle e l’HPV.
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