Simpatici e coccoloni, i cani rallegrano le giornate dei loro padroni. Chi ama gli animali e ha scelto come compagno di vita un amico a quattro zampe sa che il cane ha bisogno d’amore ma anche di regole. Riconoscere il cosiddetto capobranco è fondamentale per istaurare un rapporto di stima reciproca con l’animale che sarà per sempre riconoscente al suo padrone.
Tuttavia, l’abitudine di praticare delle piccole punizioni quando il cane fa qualcosa di sbagliato è molto comune ma estremamente errata.
Lo affermano gli esperti. Secondo gli studiosi, infatti, esistono diversi motivi per i quali le punizioni fisiche come strattoni e piccole botte non servono assolutamente e non educano il cane.
Ecco perché è sbagliato e inutile punire il cane per educarlo, parla la scienza
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La prima costatazione da fare è quella che il cane, nel momento in cui viene sgridato o colpito perché ha masticato una scarpa o fatto la pipì sul pavimento, non percepisce nessun insegnamento. Si punisce il cane ma non si fa capire il comportamento giusto o cosa ci si aspetta da lui.
Dunque, la punizione in questo caso è un’azione inutile che spaventa l’animale senza lasciargli nessun insegnamento.
Proprio la paura della punizione, del colpo ricevuto o dalle urla del padrone spingono il cane a sentirsi in una situazione di forte stress emotivo.
Un esempio classico dell’errata pratica della punizione è quello del collare a strozzo.
Utilizzato spesso quando il cane, sentendosi insicuro, abbaia con energia in presenza di altri cani.
Il padrone, per calmarlo, tira il guinzaglio ed il cane per non sentire dolore a causa del collare non abbaierà più.
Ebbene, secondo gli esperti quella che sembrava la soluzione più efficace del problema, in realtà non lo è. Sarà semplicemente un omissione da parte del cane di esternare i suoi sentimenti che comporterà solamente un accumulo di ansia e stress.
Il rapporto tra animale e padrone
Infine, la punizione potrebbe compromettere significativamente il rapporto tra il cane e il padrone. Sgridare il cane continuamente comporterà lo sviluppo di un atteggiamento di repulsione nei confronti di chi infligge le punizioni.
Questo rapporto di sfiducia potrebbe indurre l’animale a comportarsi sempre peggio, magari rosicchiando il guinzaglio o reagendo in maniera più aggressiva.
In conclusione, la punizione più appropriata è quella di parlare con tono fermo ma mai aggressivo quando bisogna riprendere il cane e premiarlo quando ubbidisce. In questo modo, l’animale si sentirà gratificato e propenso a fare del suo meglio.
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