Anche quest’anno si ripete la Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo di sale promossa dalla World Action on Salt, Sugar and Health.
Il suo scopo è migliorare la salute delle persone mediante il minor introito di sale fino a meno 5 grammi al giorno. In particolare, tale associazione si prefigge altresì di incoraggiare le aziende alimentari a ridurre il contenuto di sale nei loro prodotti. Pertanto, ecco perché dovremmo ridurre l’ingrediente più usato nelle nostre cucine. Un consumo eccessivo di sale può comportare notevoli effetti nocivi sulla salute. Favorisce infatti non soltanto l’aumento della pressione arteriosa con conseguente rischio di sviluppare malattie cardio e cerebrovascolari, ma anche altre malattie cronico-degenerative.
Come l’osteoporosi, malattie renali e tumore. In particolare, secondo uno studio già illustrato, l’assunzione di sale potrebbe essere direttamente associata al rischio di cancro gastrico. In altre parole esiste un aumento progressivo del rischio tra i livelli di consumo di sale.
Il sale assunto in maniera eccessiva può pertanto avere diverse e importanti controindicazioni non solo per il cuore, stomaco e reni ma anche per le ossa. Soprattutto per le donne in menopausa predisposte all’osteoporosi. Infatti maggiore è la quantità di sale assunta maggiore è la perdita dii calcio.
Ecco perché dovremmo ridurre l’ingrediente più usato in cucina e avere arterie più pulite per contrastare l’avanzata di colesterolo e osteoporosi
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Il Ministero della Salute in virtù della settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale ha fornito dei dati sulle quantità di sale consumato. In particolare nonostante un miglioramento rispetto agli anni precedenti, il consumo di sale continua ad essere in media il doppio del valore raccomandato dall’OMS. Quest’ultimo dovrebbe essere meno di 5 grammi al giorno.
Si potrebbero quindi seguire dei pratici consigli per ridurre il consumo di questo ingrediente a volte utilizzato in maniera eccessiva. In particolare si potrebbe innanzitutto cominciare con il ridurre le quantità di sale nei piatti da noi stessi preparati. Potremmo poi non utilizzare salse salate già pronte per condire pasta e insalate. Quando acquistiamo prodotti confezionati, potremmo scegliere quelli con basso contenuto di sale, leggendo sempre le etichette. Quando poi acquistiamo verdure e legumi in scatola sarebbe un’ottima regola risciacquarle più volte prima del loro utilizzo.
Per quanto riguarda poi il consumo di verdure, potremmo prediligerle crude e condirle solo con olio extravergine d’oliva e spezie. In tal modo, abitueremo il nostro palato ai veri sapori degli alimenti e apporteremo all’organismo tutte le loro proprietà nutritive, che potrebbero perdersi nella cottura.
Un altro stratagemma per sostituire il sale e dare poi maggiore sapore ai nostri piatti è quello di utilizzare il succo di limone o la sua scorza grattugiata.
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