Ecco perché conviene a tutti fare il vaccino antinfluenzale per non avere questi problemi di cuore

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Nel 2020, per una serie di motivi convergenti, l’attività influenzale è stata insolitamente bassa sia in Italia sia nel resto del Mondo. Le misure di mitigazione messe in atto dai governi per contenere la pandemia da SARS-CoV-2 hanno probabilmente contribuito al calo dell’incidenza dell’influenza. Queste misure le conosciamo ormai bene: indossare mascherine, distanziamento fisico, restare a casa, lavarsi le mani, chiudere le scuole, ridurre i viaggi, aumentare la ventilazione degli spazi interni. Inoltre, il vaccino antiinfluenzale ha una grande importanza nel limitare le complicazioni e i decessi causati dal virus influenzale, direttamente o indirettamente, soprattutto negli over 65.

Secondo il Ministero della Salute, la copertura vaccinale sulla popolazione italiana generale è stata del 16,8% (contro un 15,8% dell’anno precedente). Per la popolazione maggiore di 65 anni la copertura è stata del 54.6% (ancora lontano dall’obiettivo minimo perseguibile indicato dall’OMS: il 75%).

Ora, nuovi studi mettono in evidenza una nuova relazione tra influenza e malattie cardiache. Ecco perché conviene a tutti fare il vaccino antinfluenzale per non avere questi problemi di cuore.

Influenza 2021

I virus dell’influenza sono tra le cause più comuni di infezioni respiratorie umane. I virus dell’influenza sono dei virus a RNA e si possono classificare in 3 categorie: di tipo A, di tipo B e di tipo C. Sono in continua mutazione. È per questo motivo che gli scienziati modificano il vaccino ogni anno in base ai virus influenzali identificati nell’anno.

Qualche giorno fa, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha confermato l’identificazione di due primi casi di influenza in Italia nella stagione fredda 2021, in Piemonte e Lombardia. In entrambi i casi si tratterebbe di virus influenzale A/H3.

Considerando che il Covid-19 e l’influenza condividono molti aspetti clinici ed epidemiologici, si consiglia di eseguire il vaccino anti-influenzale durante la stagione autunnale, a partire da lunedì 18 ottobre. Secondo l’ISS “la vaccinazione antifluenzale è il mezzo più efficace e sicuro per prevenire la malattia e ridurne le complicanze”.

Ecco perché conviene a tutti fare il vaccino antinfluenzale per non avere questi problemi di cuore

In uno articolo pubblicato recentemente (Bughra P et al, 2021), i ricercatori hanno notato che, durante l’anno, si ha un picco di malattie cardiovascolari che si sovrappone al picco influenzale. Si sono chiesti pertanto se le due evidenze non fossero collegate.

L’influenza può portare a sintomi respiratori significativi come polmonite e la bronchite. Gli effetti del virus sul cuore sono stati storicamente più difficili da analizzare, in parte perché molti pazienti hanno già una predisposizione nota agli eventi cardiaci e in parte perché l’evento cardiaco si verifica spesso settimane dopo l’insorgenza dell’influenza.

Durante i primi giorni dell’attacco virale, il nostro organismo risponde con un aumento della risposta infiammatoria. La febbre, per esempio, non è altro che la risposta del nostro corpo alla presenza del virus. L’infiammazione, se prolungata nel tempo, potrebbe causare un aumento della pressione arteriosa e dei coaguli nel sangue. La placca aterosclerotica potrebbe rompersi più facilmente provocando ictus o infarto. Le complicanze non cardiache della malattia virale, tra cui polmonite e insufficienza respiratoria, possono peggiorare notevolmente i sintomi dell’insufficienza cardiaca o l’aritmia cardiaca.

Si dovrebbero garantire alti tassi di vaccinazione antinfluenzale, specialmente in pazienti con condizioni croniche sottostanti, per proteggere dagli eventi cardiovascolari acuti associati all’influenza.

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