La grande rivoluzione dei Bonus e delle misure a sostegno delle famiglie con figli è ormai compiuta. Dallo scorso primo marzo si è entrati nell’era dell’assegno unico sui figli. Stop a detrazioni per familiari a carico, basta Bonus bebè e anche agli assegni per il nucleo familiare, compreso quello del coniuge a carico. Restano solo gli ANF e le detrazioni per i figli sopra i 21 anni ma a determinate condizioni. Come ogni rivoluzione però, c’è chi ci guadagna e chi ci rimette. E una recente analisi dell’UPB, sottolinea come in alcuni casi c’è chi non ha trovato convenienza dalla nuova misura.
Ecco perché con l’assegno unico otto famiglie su dieci vengono premiate con trasferimenti medi di 672 euro
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Per 8 famiglie su 10 l’assegno unico è un trattamento che ne ha migliorato sensibilmente la situazione. Naturalmente il calcolo della convenienza non può non essere fatto rispetto alla situazione precedente. Questa vedeva applicati strumenti come gli ANF e le detrazioni per familiari a carico. Secondo i ragionieri di Stato dell’UPB, oltre il 77% delle famiglie con l’assegno unico ci ha guadagnato, stimando in media un importo pari a 672 euro al mese. Cifre maggiori rispetto a quanto percepito prima anche perché è la struttura dell’assegno unico che è differente radicalmente da quella degli ANF.
Chi ci ha guadagnato davvero
L’assegno unico come gli ANF è proporzionato al reddito, ma si basa sull’ISEE. La novità è proprio questa. Dal momento che i redditi utili per gli ANF erano quelli delle CU o dei 730. Invece, con l’assegno unico si considerano anche i patrimoni come previsti dalla normativa ISEE. L’assegno unico però si riduce, al crescere del reddito in misura inferiore rispetto alla riduzione degli ANF, ecco perché con l’assegno unico 8 famiglie su 10 vanno meglio. In base alle stime del dossier dell’UPB, una famiglia con ISEE intorno a 15.000 euro, se in presenza di almeno 4 figli, arriva a ricevere 1.700 euro in più a figlio rispetto alla situazione di prima.
La convenienza dell’assegno unico rispetto a detrazioni e ANF è maggiore per le famiglie numerose perché la composizione del nucleo familiare per l’ISEE incide, mentre per i redditi da 730 no. Lo dimostra il fatto che la stessa famiglia con ISEE da 15.000 euro circa, se al posto di 4 figli ne avesse 3, avrebbe un beneficio che passa dai 1.700 euro prima citati ai 1.250.
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