Con l’assegno ordinario di invalidità si riconosce al lavoratore che ha perso almeno due terzi della capacità lavorativa un importante beneficio. Calcolato sui contributi versati e che al pari della pensione è parzialmente cumulabile con redditi da lavoro. Ma tale riconoscimento ha una durata, inizialmente triennale. Vediamo come non vedersi interrompere i pagamenti trascorsi i 3 anni e cosa bisogna fare.
Molti sono gli invalidi con percentuale pari o superiore al 67% che hanno ottenuto il riconoscimento dell’assegno ordinario di invalidità. Il problema principale è che l’invalido inizialmente ha un riconoscimento del beneficio per un primo triennio. Che poi può essere rinnovato per un secondo e un terzo triennio. E solo dopo il terzo riconoscimento il beneficio diventa definitivo e non è più soggetto a scadenza. Ecco perché chi prende l’assegno ordinario di invalidità non deve attendere la convocazione da parte dell’INPS per il rinnovo.
Scadenza dell’assegno ordinario di invalidità dopo 3 anni
Indice dei contenuti
Dopo anni che percepisce AOI, il beneficiario va incontro alla sua scadenza. E senza una visita di revisione l’assegno viene sospeso e non è più erogato dall’INPS. Molti invalidi lamentano che alla scadenza del beneficio non hanno ricevuto una convocazione da parte dell’istituto per la visita da revisione. Ma cosa succede in questi casi.
L’invalido non deve attendere la chiamata dell’INPS, non spetta all’istituto, infatti, convocare l’invalido per la riconferma dell’assegno ordinario. E se non è il soggetto a richiederla l’agevolazione viene sospesa d’ufficio.
Cosa fare prima della scadenza
Per essere convocati dall’INPS per la revisione con visita è necessario presentare apposita domanda. Perché, appunto l’assegno ordinario scade ed è necessario presentare nuova domanda per vederselo riconoscere per altri 3 anni. E bisogna fare molta attenzione a presentare questo domanda dopo la scadenza triennale.
Ecco perché chi prende l’assegno ordinario di invalidità deve agire per tempo
La convocazione, quindi, non arriva se non si presenta domanda perché non è l’istituto a convocare. Deve essere l’interessato a presentare domanda e deve farlo prima della scadenza dell’assegno per non perdere neanche una mensilità. Perché se la domanda è presentata dopo la scadenza dell’assegno lo stesso è ripristinato solo dal 1 giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda.
Ma allora cosa bisogna fare? Si deve agire di anticipo e si deve presentare apposita domanda prima che scada la validità dell’assegno ordinario che si sta percependo. La domanda si può presentare da circa 6 mesi prima la fine della validità dell’AOI. In questo modo l’assegno continuerà ad essere erogato dall’INPS senza nessuna interruzione tra il primo ed in secondo triennio. Ma, appunto, si deve giocare d’anticipo.