Camminare all’aria aperta è uno dei piaceri che fanno bene sia al fisico sia all’umore. In un articolo precedente abbiamo sottolineato come camminare sia importante per migliorare la memoria e allontanare l’Alzheimer per gli over 60. Con l’avanzare dell’età, i movimenti necessari per camminare sono più lenti, meno “naturali”. Le infiammazioni alle articolazioni, le artriti, l’osteoporosi possono rendere i movimenti della camminata anche dolorosi. Quando parliamo di camminare, pensiamo subito al camminare in avanti. Nuovi studi hanno messo però in evidenza che anche camminare all’indietro offre numerosi benefici. Ecco perché camminare all’indietro è utilissimo per corpo e mente dopo i 60 anni.
La coordinazione
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Gli esseri umani camminano in posizione eretta. Questo comporta un bilanciamento di azioni che interessano i piedi, il movimento alternato delle braccia, la rotazione del tronco, il senso dell’equilibrio. In un magnifico articolo pubblicato su Nature Communication (Thompson NE et al., 2015), è stato ipotizzato che gli ominidi facessero gli stessi movimenti del corpo di uomini e scimpanzé, camminando in posizione eretta. Con l’avanzare dell’età, la coordinazione di tutti questi movimenti non è più fluida come in giovinezza. Per fare un passo bisogna concentrarsi, ripetendo lentamente quello che fino a quel momento era un’azione spontanea.
Ecco perché camminare all’indietro è utilissimo per corpo e mente dopo i 60 anni
I benefici di camminare all’indietro, inteso come esercizio per rimanere in forma anche dopo i sessant’anni, sono molteplici. Innanzitutto camminare all’indietro aumenta il senso dell’equilibrio e dell’udito, poiché non si può fare affidamento solo sulla vista per avanzare. Si ha inoltre una maggiore consapevolezza del corpo e una maggiore coordinazione nello spazio.
Camminare all’indietro è un esercizio attivo anche per la mente. Non lo si può fare svogliatamente, senza focalizzarsi su ogni movimento. Aumenta pertanto la concentrazione e la capacità di pensiero astratto. Negli over 60, camminare all’indietro aiuta ad attivare i percorsi neuromuscolari che tendono a rallentare con l’avanzare dell’età. In un articolo recente (Alghadir AH et al., 2019) i ricercatori hanno evidenziato come, in pazienti con artrite al ginocchio, camminare all’indietro porta a una maggiore riduzione del dolore e della disabilità. Per coloro che soffrono di dolori lombari e al ginocchio, la camminata all’indietro è una buona alternativa poiché il movimento sollecita meno le ginocchia.
Per il proprio benessere è quindi importante alternare passeggiate propriamente dette a camminate a passo di gambero. In un modo o nell’altro l’importante è andare avanti. Basta stare attenti a dove si mettono i piedi.