La pensione di reversibilità costituisce, per i familiari superstiti, un aiuto fondamentale. Per il coniuge, infatti, significa poter continuare a beneficiare dei redditi, anche se solo in parte, del defunto. Per figli o eventuali familiari a carico, invece, va a costituire un mantenimento che a volte è essenziale. Ecco per quanto tempo dura, però, questo aiuto ed in quali casi è per sempre.
Pensione ai superstiti al coniuge, ecco quando viene meno
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Al coniuge, in teoria, la pensione di reversibilità spetterebbe per tutta la vita. Il superstite della coppia, infatti, non è legato a limiti di reddito per poterne beneficiare. E di fatto, anche se ha redditi propri come stipendio o pensione, non rischia mai di perdere il trattamento. Potrebbe incorrere in un taglio di anche il 50% della sua quota se ha redditi molto alti, ma non rischia mai la revoca tranne in un caso.
Solo nel caso che contragga nuovo matrimonio la pensione di reversibilità viene meno. Ma in questo caso ha diritto, in ogni caso, ad un una tantum pari a 2 anni di trattamento. Al momento della comunicazione delle nuove nozze, infatti, riceverà 26 mensilità del trattamento in un’unica soluzione.
Per i figli per quanto tempo spetta il trattamento?
Per i figli sicuramente la pensione di reversibilità spetta fino al compimento dei 18 anni. Invece, per quelli che, poi, decidono di continuare gli studi superiori e universitari, il riconoscimento è:
- fino al termine del corso di studi (in corso);
- fino al compimento dei 26 anni.
Per i figli maggiorenni inabili a cui la pensione in questione viene riconosciuta, la spettanza è per tutta la vita se si conservano i requisiti per ottenerla. Anche i figli maggiorenni se si sposano, in ogni caso, rischiano di perdere la pensione di reversibilità. Non risultando più a carico del defunto (ma del coniuge, se ha un reddito proprio) la pensione viene revocata.
Ecco per quanto tempo dura la pensione di reversibilità
I nipoti, come ribadito anche dalla sentenza 88/2022 della Corte Costituzionale, sono equiparati ai figli. Sia per quelli minorenni che per i maggiorenni studenti e inabili, quindi, valgono le stesse regole previste per i figli.
Quando la pensione di reversibilità, invece, è riconosciuta a genitori, fratelli e sorelle a determinare la tempistica della fruizione è sempre la regola della vivenza a carico. Fintanto che i familiari conserveranno i redditi e le condizioni che hanno permesso il riconoscimento del diritto, potranno conservarlo.
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