La fatturazione elettronica per i contribuenti forfetari è stata rimandata al 1 gennaio 2024. Ma è davvero così per tutti? O qualcuno che è scampato dall’obbligo il 1 gennaio scorso sarà tenuto a fatturare elettronicamente dal 1 gennaio 2023? Scopriamo cosa prevede la normativa di riferimento nei prossimi paragrafi. Per capire chi dal prossimo 1 gennaio sarà obbligato a produrre fatture elettroniche e chi potrà continuare con le cartacee ancora per un anno.
Alcuni contribuenti forfetari sono sfuggiti, il 1 gennaio 2022 all’obbligo della fatturazione elettronica. E si tratta, nello specifico, di coloro che nel 2021 non hanno superato i 25.000 euro di fatturato. Il Decreto Legge n. 35 del 30 aprile 2022 ha escluso dall’obbligo della fatturazione elettronica i forfetari che non hanno superato tale fatturato nell’anno precedente. Rimandando tale obbligo al 1 gennaio 2024. Ma ecco per quali Partite IVA con regime forfetario l’obbligo scatta, invece, dal 1 gennaio 2023.
Fatturazione elettronica anche per i forfetari
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Il Decreto sopra citato ha previsto scadenze differenziate per l’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica per i contribuenti forfetari. Una generale dal 1 gennaio 2024 per tutti, senza esclusione alcuna. La seconda differenziale a partire dal 1 luglio 2022, ma solo per chi nell’anno precedente avesse avuto guadagni superiori ai 25.000 euro.
Il superamento della soglia dei 25.000 euro, però, rappresenta un limite anche nel 2023. Anche se molti questo non lo considerano. E vediamo perché.
Ecco per quali Partite IVA con regime forfetario la fatturazione elettronica è obbligatoria dal 2023
Superare la soglia dei 25.000 euro nel 2022 significa essere obbligati alla fatturazione elettronica dal 1 gennaio 2023. Questo perché il limite stabilito dalla norma non era legato solo al 2021. Superare il limite in questione, anche nel 2022, infatti, spoglia il contribuente della deroga della quale ha goduto dal 1 luglio 2022 fino alla fine dell’anno. Ovvero quella di essere esonerate dall’emissione della fattura elettronica fino al 1 gennaio 2024.
Perché l’intento di chi ha scritto la norma era quello di introdurre gradualmente la fatturazione elettronica in base alla dimensione del fatturato. Obbligando per primi, quelli con fatturato di dimensioni maggiori e lasciando per ultimi quelli con fatturati più bassi.
La verifica, però, va eseguita non una tantum sull’anno 2021. Ma anno dopo anno prevedendo la decadenza della proroga per i contribuenti che hanno superato la soglia limite prevista. Di fatto, quindi, tutti coloro che hanno una Partita IVA nel regime forfetario che nel 2022 hanno fatturato più di 25.000 euro, dal 1 gennaio 2023 saranno obbligati alla fattura elettronica. E non più soggetti all’esonero fino al 1 gennaio 2024.