Con il nuovo anno arrivano anche i tagli alle pensioni. Non stiamo parlando di riforma previdenziale, che necessariamente andrà prima o poi affrontata. Ma di riduzione dell’assegno per alcune categorie di ex lavoratori. Taglio che in alcuni casi raggiunge valori importanti. Ecco per chi arriverà il taglio alla pensione dal 15% al 40% nel 2021
Per la maggior parte dei pensionati confermato l’assegno anche nel 2021
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L’INPS nella circolare del 18 dicembre, la n. 148, ha voluto rassicurare la grande platea dei pensionati italiani. Per loro gli assegni del 2021 saranno più o meno simili a quelli del 2020. Gioirà chi ha un assegno rilevante, mentre si rassegneranno coloro che hanno una pensione minima. Per loro nessun taglio, ovviamente, ma anche nessun aumento.
Invece vedranno tagli anche consistenti, coloro che hanno una pensione annuale che al lordo supererà nel 2021 l’importo di 100.200 euro. E’ il cosiddetto contributo di solidarietà delle pensioni d’oro.
Ecco per chi arriverà il taglio alla pensione dal 15% al 40% nel 2021
In base alla Legge di Bilancio del 2019 (la n.145/2018), gli assegni previdenziali con importi a partire da 100.200 euro, subiranno decurtazioni crescenti. Si prevedono 5 scaglioni di prelievo. Il primo è del 15%. Sull’assegno previdenziale che nel 2021 avrà un importo compreso tra 100.200 euro e 130.260 euro si applicherà un taglio pari a questa percentuale.
Il secondo scaglione riguarda le pensioni con importi tra 130.260 euro e 200.400 euro. Su questi verrà applicata una ritenuta del 25%. Che salirà al 30% per gli assegni previdenziali che saranno compresi tra 200.400 euro e 350.700 euro.
Tagli ma solo sulla parte eccedente il limite inferiore dello scaglione
Ci sarà una decurtazione del 35% per chi nel 2021 percepirà un assegno pensionistico con importo compreso tra 350.700 e 501.000 euro. E, infine, il taglio sarà del 40% per quelle pensioni che sono superiori a 501mila euro.
Attenzione, il taglio non riguarda l’intera pensione ma solo la parte eccedente. Per esempio, su un assegno di 520mila euro lordi annui, il taglio del 40% cade su 19mila euro. Ovvero la differenza tra l’importo totale e la soglia inferiore dello scaglione.
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