Gioie e dolori si intrecciano nella tanto sofferta pulizia della lavatrice.
Spesso passiamo dalla meravigliosa sensazione di pulito che pervade la casa mentre li stendiamo alla terribile puzza che sentiamo non appena apriamo l’oblò. Purtroppo, non sempre il nostro elettrodomestico funziona perfettamente e in queste situazioni dobbiamo trovare una soluzione.
Talvolta, il problema potrebbe derivare da un guasto che richiede l’intervento di un tecnico, ma nella maggior parte dei casi si tratta di semplice pulizia. Difatti, calcare e muffa potrebbero compromettere la lavatrice e rendere i lavaggi un totale disastro.
Si parla spesso delle strategie casalinghe per detergerla, tra cui certamente l’uso della candeggina.
Si dice, infatti, che un trucchetto della nonna consista nel fare un lavaggio con circa mezzo litro di candeggina a minimo 60 gradi. Dopo averlo effettuato, si consiglia di procedere con un abbondante risciacquo.
Bene, ma cosa facciamo se la nostra lavatrice continua ad emanare un odore sgradevole anche dopo questa pulizia? E se pian piano ci rendessimo anche conto che il funzionamento non è più lo stesso di prima?
Gli esperti di ProiezionidiBorsa hanno pensato ad alcune soluzioni per una corretta manutenzione del nostro elettrodomestico ed evitare che gli abiti appena lavati puzzino. Vediamole subito.
Ecco ogni quanto dovremmo pulire la lavatrice più un efficace e facilissimo trucchetto per evitare che puzzi
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Per garantire lunga vita alla lavatrice, sarebbe bene pulirla una volta al mese. Sarebbe bene ripetere la procedura appena descritta o utilizzare aceto, acido citrico e acqua ossigenata, come suggerito in un precedente articolo, proprio con questa cadenza.
Inutile farlo una volta e poi dimenticarcene completamente. È importante essere costanti e ripeterla ogni 30 giorni circa.
In questo modo, preverremo la formazione di muffa e l’accumulo di calcare che rischierebbero addirittura di danneggiarla. Ecco ogni quanto dovremmo igienizzarla, ma andiamo ora ad un metodo semplicissimo per scongiurare i cattivi odori.
Il metodo riguarda le temperature a cui decidiamo di fare il lavaggio.
Soprattutto se siamo soliti lavare a 30-40 gradi, di tanto in tanto sarebbe bene farne alcuni a non meno di 60 gradi. Magari con i capi bianchi oppure a vuoto, proprio in occasione della pulizia con la candeggina.
Se decidiamo di lavare alcuni capi d’abbigliamento a 90 gradi, ricordiamo che potrebbero rimpicciolirsi. Ecco perché è sempre importante leggere bene le etichette degli indumenti e non rischiare di fare dei danni.
Piccoli e semplici stratagemmi per risultati efficaci e duraturi.
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