È appena di qualche giorno fa il comunicato stampa dell’INPS dove si rendono noti tutti gli aumenti riguardanti le pensioni a partire dal nuovo anno. Si tratta in particolare del fenomeno della perequazione che si applica ogni anno dal primo gennaio. Allora ecco le verità sull’aumento delle pensioni nel comunicato INPS dell’ultim’ora.
Quest’anno si applica la perequazione piena delle pensioni che è stata congelata dal 2020 a causa dell’inflazione negativa pari allo 0,3%. La perequazione infatti è strettamente collegata all’inflazione e consiste nella rivalutazione dei trattamenti pensionistici legati all’inflazione. In altre parole è un meccanismo attraverso il quale l’importo delle pensioni viene adeguato in base all’aumento del costo della vita come rilevato dall’ISTAT. Pertanto i pensionati oltre ai tagli dell’IRPEF dal mese di gennaio riceveranno delle belle notizie in ordine agli importi effettivi della pensione. A tal proposito ecco quali pensionati troveranno l’aumento nel cedolino INPS e nessuna tassa fino a 8.500 euro.
Tuttavia l’aumento non sarà uguale per tutti. Ma ci saranno buone notizie per una gran parte di pensionati grazie agli aumenti che scaturiscono dall’applicazione della perequazione. Tale fenomeno si applica sulle pensioni erogate dall’assicurazione generale obbligatoria, dai Fondi sostitutivi, esclusivi, integrativi, aggiuntivi ed esonerati e dalle gestioni dei lavoratori autonomi.
Ecco le verità sull’aumento delle pensioni nel comunicato INPS dell’ultim’ora
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Pertanto oggetto della perequazione saranno sia le pensioni dirette sia le pensioni di reversibilità, a prescindere dal fatto che esse siano integrate dal trattamento minimo. L’obiettivo della perequazione è quello di proteggere il potere di acquisto delle pensioni, mettendole al sicuro dall’erosione causata dall’inflazione. Ogni anno si applica dal primo gennaio e l’adeguamento avviene sulla base degli incrementi dell’indice annuo dei prezzi al consumo accertati dall’ISTAT. Per il 2022, il Decreto Ministeriale del 17 novembre 2021 ha stabilito la percentuale per il calcolo della perequazione per il 2021 nella misura dell’1,7%. Questa si applicherà, pertanto, a partire dal primo gennaio 2022.
Tuttavia, come precisa l’INPS nella sua comunicazione, le pensioni non saranno aumentate tutte nella stessa misura. La rivalutazione in particolare si applicherà in base alle fasce di reddito, prendendo come riferimento il trattamento minimo. Questo dal primo gennaio 2022 sarà pari a 523,83. Pertanto avremo un aumento differenziato a seconda dell’importo della pensione, ovvero, come riporta il comunicato INPS:
- in misura piena, al 100%, per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo;
- al 90% per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte il trattamento minimo;
- 75% dell’inflazione per le pensioni oltre 5 volte il trattamento minimo.
Va da sé che al crescere del trattamento pensionistico, si applicheranno percentuali più basse.
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