In Israele già da luglio si sta procedendo con la terza dose di vaccino, motivata dalla diffusione a macchia d’olio della variante Delta.
Prima gli over 60 e poi via via a scendere con le altre fasce d’età.
Fino a qualche giorno fa intorno alla somministrazione della terza dose c’era silenzio. Ora invece la certezza: la terza dose di vaccino si farà.
È quanto ha dichiarato il Ministro della Salute Roberto Speranza durante la conferenza stampa del 6 settembre, in chiusura del G20 della Salute tenutosi a Roma.
Nella giornata dell’8 settembre è arrivato anche il via libera da parte del Comitato Tecnico Scientifico dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
Parallelamente è stato diffuso quello che dovrebbe essere il calendario, per ora provvisorio, della somministrazione delle terze dosi.
Quel che è certo e che trova tutti concordi è la priorità da dare a fragili ed immunodepressi.
Ecco le possibili date per la terza dose di vaccino ormai certa per queste categorie
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Le categorie per le quali l’AIFA ha espresso parere favorevole al terzo richiamo sono esclusivamente queste:
- immunodepressi (tra cui i malati in terapia oncologica, chi sta affrontando trattamenti contro la sclerosi multipla, chi ha subito trapianti d’organi);
- over 80 e anziani presenti nelle RSA;
- operatori sanitari maggiormente esposti al rischio contagio.
Quando prenderà il via questa nuova fase della campagna vaccinale?
Di seguito ecco le possibili date per la terza dose di vaccino ormai certa per queste categorie appena elencate:
- tra settembre ed ottobre dovrebbero iniziare appunto gli immunodepressi;
- tra dicembre 2021 e gennaio 2022 è la volta dei cosiddetti pazienti fragili, over 80 e anziani residenti nelle RSA;
- infine, la somministrazione sugli operatori sanitari che hanno concluso il ciclo vaccinale da più di 6 mesi è prevista a cavallo tra gennaio e febbraio 2022.
E il resto della popolazione?
Sull’opportunità di somministrare una terza dose a tutta la popolazione, compresa quella sana, una prima “frenata” è arrivata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Se da un lato infatti gli studi dimostrano che a 6 mesi dalla seconda dose la risposta immunitaria inizia a diminuire, dall’altro è importante valutare l’importanza di coprire tutti i Paesi. L’auspicio sarebbe quello di coprire almeno il 70% della popolazione mondiale entro metà 2022.
In Italia si attende in ogni caso il parere dell’EMA (Agenzia Europea del Farmaco) che potrebbe arrivare già a fine settembre.
Nel frattempo il Parlamento ha approvato anche l’estensione del Green Pass, la cui validità è ora di 12 mesi.
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