Ecco le pensioni collegate al tipo di lavoro svolto e quali requisiti servono

Ecco le pensioni collegate al tipo di lavoro svolto
Andare in pensione in Italia ha delle misure che consentono l’uscita ad età differenti e con requisiti differenti in base alla tipologia di lavoro svolto. A dire il vero andare in pensione in base al lavoro che si svolge e alla gravosità dell’impegno e il sogno di tutti i lavoratori e soprattutto sarebbe la via più equa per ristrutturare il sistema pensionistico italiano.
Ma oltre che un sogno o un progetto ben lontano nel tempo, andare in pensione prima per via della attività lavorativa svolta è una cosa che è già ammessa da diverse misure e prestazioni pensionistiche oggi. Misure oggi in vigore e che lo saranno anche nel 2023. E sono misure che consentono il pensionamento a determinate età e con altrettanto determinati requisiti, tutti anticipati rispetto ai requisiti ordinari. Quindi, ecco le pensioni collegate al tipo di lavoro e come centrarle.
Andare in pensione anticipata è già previsto da diverse misure

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Con lo scivolo usuranti si può uscire dal lavoro prima dei 62 anni di età

Una misura che consente di uscire dal lavoro in anticipo in base alle mansioni svolte è senza dubbio lo scivolo usuranti. Possono uscire dal lavoro nel 2023 quanti per metà della loro vita lavorativa o in 7 degli ultimi 10 anni hanno svolto:
  • lavori in galleria, cava o miniera;
  • lavori in cassoni ad aria compressa;
  • l’attività di palombaro;
  • lavori ad alte temperature;
  • lavorazione del vetro cavo;
  • lavori in spazi ristretti;
  • lavori di asportazione dell’amianto;
  • attività produttiva con linea a catena;
  • lavoro notturno;
  • lavoro come conducente di mezzi di trasporto pubblici.
Per uscire come usuranti servono 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi versati. Ma contestualmente occorre utilizzare anche le frazioni di anno per completare la Quota 97,6.

Ecco le pensioni collegate al tipo di lavoro e senza limiti di età

Con la Quota 41 possono uscire dal lavoro tutti quelli che in effetti, in 7 degli ultimi 10 anni hanno svolto una delle quindici attività di lavoro gravoso previste dalla normativa vigente. Non esistono limiti di età per la misura, ma solo anni di contribuzione versati, di cui 35 senza considerare i figurativi da disoccupazione e malattia, e un anno intero anche discontinuo, versato prima dei 19 anni di età. Possono uscire con Quota 41 precoci:
  • edili;
  • conduttori di macchinari per la perforazione nelle costruzioni e gruisti;
  • conciatori di pelli e pellicce
  • macchinisti dei treni e personale ferroviario viaggiante,
  • camionisti;
  • infermieristiche ed ostetriche di sale operatorie e sale parto;
  • addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
  • insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
  • facchini;
  • addetti ai servizi di pulizia;
  • operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
  • agricoli;
  • siderurgici;
  • marittimi;
  • pescatori.
I lavoratori agricoli possono andare in pensione con Quota 41

I lavoratori agricoli possono andare in pensione con Quota 41-proiezionidiborsa.it

APE sociale, quali lavori mandano in pensione prima?

Le stesse categorie a cui si applica la Quota 41 precoci valgono anche per l’APE sociale. In questo caso servono 36 anni di contributi versati ed almeno 63 anni di età. Oltre a quelli prima citati in pensione anche professori di scuola media, tecnici della salute, magazzinieri, OSS, estetisti;, artigiani, ceramisti e conduttori macchinari in diversi settori.

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