Archiviato settembre è tempo di fare i bilanci tra chi è salito e chi è sceso nel corso del nono mese dell’anno. A dire il vero il segno predominante è stato il rosso, e in diversi casi i ribassi sono di una certa consistenza. Vediamo di chi si tratta, ecco le peggiori azioni di Piazza Affari di settembre che hanno perso più del 7% mentre un titolo è salito più dell’8%.
Ovviamente ribadiamo la raccomandazione per cui gli investimenti azionari vanno impostati sempre in ottica di lungo periodo. Un time frame che non coincide con il singolo mese ma che presuppone una durata misurata in termini di anni. L’operatività di breve respiro è appannaggio esclusivo (o perlomeno così dovrebbe essere) dei soli esperti dei mercati, tipo traders e investitori istituzionali.
Il trend di Borsa nei primi 9 mesi dell’anno
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Precisiamo che considereremo solo ai 40 titoli che compongono il paniere principale del listino milanese, il Ftse Mib. L’indice aveva chiuso la seduta di giovedì 31 agosto a 28.831 punti, mentre la chiusura di venerdì 30 settembre è stata a 28.243 punti. Una perdita complessiva mensile di una spanna oltre il 2%. La nostra analisi, infatti, si limita esclusivamente alle sole performance del mese di settembre.
Tuttavia, il saldo annuo del Ftse Mib da gennaio a settembre è decisamente positivo. Alla chiusura dell’ultima seduta del 2022, il 30 dicembre, l’indice segnava 23.706 punti, pertanto il rialzo dei primi 9 mesi del 2023 si attesta sul 19,13% circa.
I titoli di Borsa che sono saliti di più a settembre
Scendiamo ora al livello del dettaglio per vedere chi ha fatto meglio e peggio nel mese appena concluso.
Partiamo dai migliori di settembre, un gruppo che, a dire il vero, è abbastanza scarno di protagonisti. Solo un titolo ha brillato su tutti, seguito a distanza da alcuni titoli del comparto bancario ed energetico. Nello specifico si tratta di:
- Stellantis: +8,39%;
- Eni: +4,94%;
- BPER Banca: +4,51%;
- Mediobanca: +3,77%;
- Banco BPM: +3,68%.
Ecco le peggiori azioni di Piazza Affari di settembre che hanno perso più del 7% mentre un titolo è salito più dell’8%
Di contro è più folto il novero delle azioni del Ftse Mib che il mese scorso hanno lasciato molti soldi sul terreno. Al punto che noi considereremo solo quei titoli che hanno perso più del 7%, una soglia non proprio indifferente. Si tratta di:
- Hera: –7,04%;
- Italgas: –7,67%;
- Fineco: –8,32%;
- ERG: –8,93%;
- CNH Industrial: –9,60%;
- Diasorin: –10,69%;
- Moncler: –12,04%;
- Nexi: –12,70%.
Altrettanto male (meglio: meno peggio dei titoli precedenti) hanno fatto Interpump (–6,97%), Campari (–6,92%), Snam (–6,75%), STMicroelectronics (–5,84%), Enel (–5,46%). Tutti gli altri titoli, infine, si collocano nel mezzo dei due estremi, con trend e dinamiche proprie a seconda del titolo in questione.