Soffrire di una malattia cronica talvolta può comportare ingenti sofferenze sia sotto il profilo fisico che psichico. Chi ne soffre deve necessariamente sottoporsi a controlli e trattamenti periodici per alleviare i sintomi e facilitare la convivenza con la malattia. Sono molto più diffuse di quanto realmente si pensi, tant’è che il nostro legislatore ha previsto delle misure per sostenere chi soffre di determinate patologie. A tal proposito queste comuni malattie riconosciute come croniche potrebbero essere l’anticamera della pensione di invalidità.
Per malattie croniche si intendono tutte quelle patologie di lunga durata e che presentano una lenta progressione. Tra queste rientrano, ecco le malattie diffuse dell’apparato digerente che danno diritto subito all’assegno d’invalidità INPS a qualunque età. Queste malattie sono abbastanza numerose e possono dare diritto al riconoscimento dell’invalidità. Tale riconoscimento può dare luogo a diversi vantaggi. Ad esempio pochi sanno che i familiari di persone con Alzheimer possono ottenere la pensione anticipata e importanti agevolazioni .
Tuttavia tale riconoscimento non avviene in maniera automatica, in quanto il diritto nasce a seguito di un accertamento del grado d’invalidità o inabilità. Pertanto l’essere affetto da una malattia cronica non implica automaticamente l’esistenza di una determinata percentuale che invece dovrà accertarsi mediante un’apposita Commissione Medica.
Ecco le malattie diffuse dell’apparato digerente che danno diritto subito all’assegno d’invalidità INPS a qualunque età
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Tra malattie dell’apparato digerente indicate nelle Linee guida dell’INPS che possono dare diritto all’assegno di invalidità perché determinano una maggiore riduzione della capacità lavorativa ritroviamo:
cirrosi epatica classe B di Child-pug, cirrosi epatica classe C di Child-pug, stenosi esofagea e le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI). Queste ultime sono sempre più diffuse nella popolazione e comprendono la malattia di Chron e la rettocolite ulcerosa. Negli ultimi 10 anni, secondo i dati indicati da Humanitas la diagnosi di nuovi casi e il numero di malati sono aumentati di circa 20 volte.
Pertanto per ottenere il riconoscimento dell’invalidità sarà necessario farsi rilasciare un certificato dal medico dove attesta la patologia, le cure e i trattamenti necessari. A questo punto si dovrà inviare la domanda all’INPS, accedendo sul sito dell’Ente e sottoporsi all’esame di una Commissione medica. Qualora quest’ultima non riconosca l’invalidità o riconosca una percentuale minore, si potrà presentare ricorso al verbale all’Autorità giudiziaria mediante un Accertamento Tecnico preventivo.
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