Per i redditi medi e per quelli bassi, il Governo Meloni ha agito sulla fiscalità al fine di far pagare meno tasse non solo ai piccoli imprenditori, ai liberi professionisti ed ai lavoratori autonomi con la Partita IVA. Ma anche ai lavoratori dipendenti.
E questo perché grazie all’Esecutivo di centrodestra dal 2023 non ci sarà più una, ma ben tre tasse piatte. A partire dalla flat tax attuale che, dal prossimo anno, sarà estesa. Precisamente, aumentando la soglia dei ricavi o dei compensi a 85.000 euro annui.
Ecco la tripla flat tax del Governo Meloni, da quella estesa a quella incrementale
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Inoltre, nella manovra del Governo italiano c’è spazio pure per la flat tax incrementale. Che è la seconda tassa piatta applicata, nel regime forfettario, sul maggior utile conseguito rispetto al triennio precedente. In particolare, la flat tax incrementale è stata istituita fissando una soglia massima di applicabilità pari a 40.000 euro.
La terza tassa piatta del Governo italiano, invece, va ad interessare i lavoratori dipendenti. E rafforza peraltro gli aiuti dopo il recente innalzamento a ben 3.000 euro, per il 2022, dei fringe benefit aziendali esentasse. Nel dettaglio, la terza tassa piatta è quella applicata sui premi di produttività. Con l’aliquota che, con una soglia fino a 3.000 euro, scende al 5% dall’attuale 10%.
Il prossimo step è quello di estendere ulteriormente la tassa piatta fino a 100.000 euro
Quindi, ecco la tripla flat tax del Governo Meloni. Per una manovra che stanzia, tra l’altro, risorse pure per le famiglie in difficoltà. A partire dal ritorno dei buoni spesa, passando per l’aumento degli importi per l’assegno unico a favore delle famiglie numerose. Inoltre, per quel che riguarda la flat tax, fino a 85.000 euro a partire dal 2023, in futuro dovrebbe esserci un’ulteriore estensione. In quanto, a regime, l’obiettivo del Governo italiano è quello di far rientrare nella tassa piatta le Partite IVA fino a 100.000 euro di ricavi o di compensi.
La Legge di Stabilità non piace ai partiti di opposizione, dal PD al Movimento 5 Stelle
Ai partiti di opposizione, anche se c’era da aspettarselo, non solo non sembrano piacere le tre tasse piatte, ma anche tutti gli altri provvedimenti varati dal Governo italiano con la Legge di Bilancio. Per esempio, il Partito Democratico ha già annunciato manifestazioni di piazza per il 17 dicembre 2022 contro una manovra che è stata bollata come iniqua. Così come il Movimento 5 Stelle è pronto ad alzare le barricate contro la revisione dal prossimo anno del reddito di cittadinanza.