Lasciamo stare la bilancia. Tutta la fatica fatta per arrivare alle vacanze belli asciutti ed ecco che ora ci ritroviamo, in dote, qualche chilo in più. Impossibile resistere ai fritti di pesce, ai dolci tipici, alle visite a casa di genitori e parenti che ti dicono “mangia solo una cosa”.
Salvo poi, quella cosa, moltiplicarsi per 3, 5, 10, tra antipasti, primi, secondi, contorni, formaggi e dolci. Chi è andato al Sud, a passare le vacanze ritornando a casa, ne sa qualcosa. Non che qui al Nord si scherzi.
Le abbuffate estive alla fine presentano sempre il conto quando saliamo sulla bilancia, di ritorno a casa
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Se siamo andati in una pensione completa, non ci siamo certi persi occasione per provare tutti i piatti. A partire dalla colazione a buffet, con piatti riempiti all’inverosimile. Insomma, normale che, dopo tutte queste mangiate, la bilancia ci faccia di no col ditino.
Ed ecco, allora, che cerchiamo subito di correre ai ripari. Dobbiamo ritornare in ufficio e certi pantaloni o gonne non si chiudono più. O lo fanno a fatica. Bisogna buttare giù peso. Ed allora ecco tutti che si improvvisano podisti della domenica. Basta fare un giro per l’aperitivo domenicale per vedere, sui marciapiedi, improbabili Fantozzi che si cimentano in epiche corse. Salvo scoppiare dopo pochi isolati perché nulla, nel podismo, si deve lasciare al caso.
Per correre occorre avere prudenza e seguire dei semplici consigli per iniziare al meglio
È vero che abbiamo imparato a correre fin da piccoli, ma dopo una certa età bisogna saperlo fare con giudizio. Anche perché rischieremmo di farci male e poi sono dolori e non solo muscolari. Allora, ecco la tabella per iniziare a correre, a settembre
Sembra paradossale, ma anche per correre “nessuno nasce imparato”, come si usa simpaticamente dire. Occorre muovere i primi passi con prudenza, senza fretta, se vogliamo avere dei benefici non solo sulla bilancia, ma anche nel fisico.
Ecco la tabella per iniziare a correre, a settembre, da zero, per dimagrire
Partendo dall’abbigliamento. Non è che scendere in strada con felpe o giacche a vento ci faccia sudare di più. E, di conseguenza, dimagrire. Faremo una fatica inutile perché basterà bere per reintegrare i liquidi perduti. La differenza, sulla bilancia, la fa la fatica che ci mettiamo nell’impegno.
Quindi, pantaloncini, scarpe da running (non quelle da passeggio), una canottiera, meglio se tecnica. Non serve altro. Quanto alla tabella, ce n’è una classica che funziona, da anni, e che i podisti neofiti si tramandano. Ovvero, partire, come prima seduta, con 1 minuto di corsa, intervallandolo con 1 minuto di camminata, da ripetere 10-15 volte.
Chiaro che ci sentiremmo pronti a correre di più, ma la prudenza è d’obbligo. Meglio, partire prudenti per qualche giorno e poi incrementare. La settimana successiva, ad esempio, facciamo 2 minuti di corsa e 1 di camminata. La terza 3 minuti di corsa e 1 di camminata da ripetere però 8 volte. Poi passiamo a 5 di corsa e 1,30 di camminata da fare 4 volte. Alla fine, facciamo qualche semplice sprint per togliere stanchezza alle gambe, ma senza forzare. E, magari, dopo un mese, potremo partecipare, per divertirci, a una gara podistica non competitiva.
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