Può accadere che nonostante l’inquilino non paghi, si sia corretti a pagare le imposte sulla locazione. Questo perchè, ad esempio, le imposte sono state pagate prima che si potesse accertare la morosità. Si pensi all’ipotesi di morosità che stia maturando quando stanno per scadere i termini per la dichiarazione dei redditi. Insomma, accade spesso che si paghino le tasse sulla locazione anche se l’inquilino non abbia pagato il canone. Sicchè, si ci chiede se quelle tasse possano essere, in qualche modo, recuperate. Ecco la risposta su come recuperare le tasse già pagate sui canoni di affitto non percepiti a causa della morosità degli inquilini.
Come recuperare le tasse già pagate
Indice dei contenuti
Ebbene, in questi casi il proprietario può recuperare le tasse già pagate avendo per esse diritto ad un corrispondente credito di imposta. Certamente, non otterrà in restituzione il danaro già versato. Tuttavia, potrà compensare altri debiti verso l’Amministrazione ed è come se avesse riavuto indietro i soldi. In particolare, dovrà andare nella sezione del modello F24 e compensare il credito di imposta con successivi tributi da pagare. Se, poi, ci sono somme in esubero ne può chiedere il rimborso.
Esenzione o riduzione per affitti non pagati
Un caso particolare si pone per l’IMU. Essa, in ipotesi, sarebbe dovuta indipendentemente dal pagamento del canone di affitto. Questo perchè si tratta di un’imposta sulla proprietà che prescinde dai frutti ricavati dalla stessa. Tuttavia, ultimamente alcuni giudici tributari hanno adottato una posizione favorevole per i proprietari. Essi, infatti hanno stabilito che che l’IMU non è dovuta nei casi di mancato rilascio dell’immobile dopo la convalida di sfratto. In definitiva, abbiamo dato risposta su come recuperare le tasse già pagate sui canoni di affitto non percepiti a causa della morosità degli inquilini. Abbiamo anche acceso una lampadina sulla pagamento IMU nella medesima ipotesi. Nella diversa ipotesi di comodato gratuito, invece, si può ottenere uno sconto IMU del 50%.