Da una manciata di giorni CDP ha riproposto alla clientela una vecchia, cara conoscenza sul fronte del risparmio postale. Stiamo parlando del buono utile per chi intende costituirsi una rendita in terza età. Il Buono Soluzione Futuro, infatti, è una sorta di riedizione dell’ex Buono Obiettivo 65, ma con rendimenti ed una meccanica tutta propria. In particolare, ecco la rata minima mensile netta per 15 anni con 20.000 euro investiti sul nuovo buono fruttifero postale.
Com’è noto questo prodotto consente a scadenza di ottenere una rendita costante mensile, e precisamente 180 rate mensili tra i 65 e gli 80 anni del sottoscrittore.
Qui non entreremo nello specifico delle caratteristiche del buono: le abbiamo già illustrate nell’articolo seguente. Esponiamo invece quali sono le condizioni economiche, relativamente complesse data la struttura del prodotto.
Il valore di rimborso del buono fruttifero Soluzione Futuro
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Al pari dei prodotti similari, anche il rimborso del Soluzione Futuro può avvenire anzitempo. L’emittente però scinde il caso in cui esso avvenga prima dei 3 anni dalla sottoscrizione, dopo e fino al compimento dei 65 anni e infine nella fase di rendita.
Nel primo caso si ha diritto solo alla restituzione del capitale investito. Invece se il rimborso avviene dopo 3 anni e fino al compimento dei 65 di età si incassa il capitale iniziale più gli interessi netti maturati fino alla data di rimborso. Il rimborso in Fase di Rendita, infine, da diritto all’importo “ancora a pagare”, cioè la somma non riscossa tramite le rate. Anche qui la somma è data dal cumulo di capitale e interessi dovuti.
Gli interessi lordi e netti del Buono Soluzione Futuro in caso di rimborso anticipato
La struttura finanziaria del titolo scinde una Fase di Accumulo e una di Rendita.
Nella prima il buono prevede un rendimento fisso e costante, e capitalizza gli interessi in regime di capitalizzazione composta su base semestrale. Come già anticipato, nessun interesse è dovuto in caso di rimborso anticipato. Nel caso del rimborso “intermedio”, la tabella di riferimento è la A visibile nel “Foglio Informativo e Tassi” alla pagina dedicata al prodotto, sul sito di Poste.
Vediamo alcuni esempi e ipotizziamo un rimborso anticipato al termine dei seguenti semestri di anzianità dalla data di sottoscrizione:
- 10 semestri: coefficiente lordo e netto di rimborso pari a 1,01129932 e 1,00988691. Il tasso effettivo annuo di rendimento lordo e netto è pari a, nell’ordine, lo 0,25% e lo 0,22%;
- 20 semestri: i coefficienti di rimborso sono 1,04852210 (lordo) e 1,04245683 (netto), i tassi invece a 0,50% e 0,44%;
- 40 semestri: 1,15685404 e 1,13724729 sono sempre i coefficienti (lordo e netto), 0,75% e 0,66% i due tassi. E così via sulle altre durate.
Vale la Tabella B, invece, in caso di rimborso anticipato al compimento dei 65 anni di età e prima dell’erogazione della prima rata. Facciamo degli esempi e immaginiamo le seguenti età del risparmiatore al momento della sottoscrizione (compresa):
- da 42 anni e 6 mesi al giorno prima dei 43 anni: coefficienti lordo e netto di 2,16849223 e 2,02243070. Il tasso effettivo annuo di rendimento minimo è del 3,50% lordo e del 3,22% netto;
- da 50 anni al giorno prima dei 50 anni e 6 mesi: 1,55796742 1,48822149 sono i due coefficienti, 3,00% 2,69% i due tassi (sempre lordo e netto). E così via.
Ecco la rata minima mensile netta per 15 anni con 20.000 euro investiti sul nuovo buono fruttifero postale
Ai 65 anni di età, per determinare il valore della rata netta e i futuri valori di rimborso nella Fase di Rendita si opterà per il maggiore di due valori. Uno è il valore di rimborso minimo (capitale e interessi) di cui alla tabella B, l’altro è il capitale investito e rivalutato al tasso di inflazione europea registrata nel periodo. Al riguardo, i Fogli Informativi illustrano la formula matematica impiegata, alla sezione “Meccanismo di rivalutazione all’inflazione”.
Dal mese successivo a quello di compimento del 65° anno arriva la rendita netta costante mensile, fino all’80° anno. Qui è la successiva Tabella C a illustrare qual è la rata di rendita netta mensile pagata. Vediamo alcuni esempi immaginando le seguenti età del risparmiatore al momento della sottoscrizione (compresa):
- da 44 anni fino al giorno antecedente ai 44 anni e 6 mesi: coefficiente netto 0,01292499;
- da 48 anni e 6 mesi fino al giorno antecedente ai 49 anni: coefficiente netto 0,01128369. E così via per le altre durate.
180 rate costanti mensili a scadenza con il nuovo buono fruttifero postale
Andando oltre, ecco la Tabella D. Essa illustra i tassi di rendimento annui lordi che l’emittente applica al piano di ammortamento nella Fase di Rendita.
La Tabella F specifica che il tasso di partecipazione all’inflazione europea è del 100%.
Nella Tabella E è infine riportato un esempio di calcolo del valore di rimborso al compimento dei 65 anni di età e della rata minima costante fino agli 80 anni. In soldoni, ecco la rata minima mensile netta per 15 anni con 20.000 euro investiti sul nuovo buono fruttifero postale in base all’età del titolare del buono alla data di sottoscrizione:
- da 40 anni e 6 mesi a prima dei 41 anni: 304 € di rata minima netta mensile e per 15 anni. Il valore minimo di rimborso netto ai 65 anni è di 43.152 €, mentre il valore minimo totale delle 180 rate fino agli 80 anni è di 54.760 €;
- da 54 anni e 6 mesi al giorno prima dei 55 anni: rata minima mensile di 184€, valore rimborso ai 65 anni di 26.369 € e valore minimo delle 180 rate di 33.164 €. E così via.
In chiusura, data la particolarità del prodotto si consiglia fortemente di leggere attentamente i Fogli Illustrativi e dipanare ogni eventuale dubbio.