Fra le monete della cara vecchia Lira ce ne sono alcune che hanno un valore inestimabile.
E lo sanno bene i professionisti del settore. Tanto è vero che sono tantissimi i collezionisti, i numismatici o gli appassionati che cercano di trovare ed accaparrarsi questi tesori.
Oggi parleremo di una delle monete del vecchio conio più rare ed ambite. Infatti, ecco la moneta da 2 Lire che vale una fortuna e che potremmo avere in casa senza neanche saperlo.
Dal dopoguerra in poi
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Nel corso della sua storia, dopo la proclamazione della Repubblica, l’Italia ha coniato due diverse monete da 2 Lire. Una è conosciuta come 2 Lire Spiga, l’altra 2 Lire Ape (o Ulivo).
In questo articolo ci concentreremo sulla prima moneta, quella con la Spiga sul lato rovescio della moneta.
Questa fu coniata a partire dal 1946 fino al 1950.
Dopo una pausa di due anni, nel 1953 riprese la coniazione della moneta da 2 Lire, ma quella con su incisa l’Ape.
La moneta 2 Lire Spiga fu coniata con un materiale chiamato ITALMA, una lega a base di alluminio.
Ed ha un diametro di 24,1 millimetri e pesa solo 1,75 grammi.
Nel rovescio, come abbiamo visto, vi è incisa una Spiga di Grano. Sul dritto invece vi è rappresentato un contadino rivolto verso sinistra che utilizza l’aratro. Lungo il bordo compare la scritta “Repubblica Italiana”, mentre in esergo l’autore G. Romagnoli e P.G. Inc. (che sarebbe l’incisore).
Ecco la moneta da 2 Lire che vale una fortuna e che potremmo avere in casa senza neanche saperlo
Della moneta del 1946 sappiamo che è stata emessa come moneta di “PROVA”. Il quantitativo dei pezzi emessi non è chiaro, ma molto probabilmente la quotazione è anch’essa molto elevata.
La produzione più massiccia si registrò nel 1948 quando coniarono 7,2 milioni di pezzi.
Successivamente nel 1949 poco più di 1 milione e nel 1950 circa 2,6 milioni.
Nel 1947 invece si sa per certo che coniarono soltanto 12000 pezzi!
È per questo motivo che le 2 Lire Spiga di quest’anno in particolare hanno un valore inestimabile.
In condizioni di Fior di Conio, il valore di questa moneta si aggira tra i 1.600-1.800 euro.
Se circolante, invece, il valore si attesta comunque sui 300-400 euro, per scendere ancora nel caso di forti segni di usura.
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