Ecco la dieta proveniente dal Giappone che potrebbe aumentare la longevità

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Può davvero esistere una dieta che nello stesso tempo ci aiuta a stare bene e ci fa invecchiare più lentamente? Sembra impossibile, ma a quanto pare non lo è. Questa dieta esiste ed è originaria dell’isola di Oikinawa. È la maggiore dell’arcipelago delle isole Ryukyu e si trova tra Giappone, Cina dell’Est e il Mare delle Filippine.

I suoi abitanti ultracentenari le hanno garantito il posto tra le cosiddette “zone blu”, quelle aree geografiche nel mondo in cui l’aspettativa di vita è più elevata rispetto alla media mondiale. In Italia la provincia di Nuoro in Sardegna rientra in questo gruppo. Ma quali sono i segreti di questo elisir di lunga vita? Ecco la dieta proveniente dal Giappone che potrebbe aumentare la longevità.

Prima di tutto una sana alimentazione. In generale la dieta di Oikinawa prevede un basso apporto calorico. Il ridotto apporto di calorie infatti, sulla base di studi condotti dal 2016, conduce all’autofagia ed è strettamente connesso al lento avanzare dell’età.  Il processo di restrizione calorica significa mangiare meno. Questo stimola l’autofagia ovvero la meccanica per cui le cellule eliminano e riciclano alcune sostanze e ci permette di vivere più a lungo.

È buona abitudine, infatti, nell’Isola alzarsi da tavola quando non si è completamente sazi. Il mantra degli abitanti è hara hachi bu ovvero mangia fino all’80% della sazietà.

Un piano alimentare costituito per il 60 % da verdure e dalla patata dolce

Inoltre, la dieta è costituita per la stragrande maggioranza da verdure, circa il 58/60%; tanti legumi in particolare la soia, ma anche edamame e miso un condimento derivante dai semi della soia. Prevede inoltre un consumo moderato di pesce, e di carne, di cui solo bianca quindi maiale. Si consumano in modo occasionale i formaggi, latte e burro mentre l’alcol non è presente, ad eccezione di un brandy locale.

Ma l’ingrediente più famoso nella dieta dell’isola giapponese è la patata dolce, sia aranciata che viola. Sembra infatti che questo tubero sia la fonte primaria di carboidrati sotto forma di amido per gli ultracentenari salutisti. Il riso fa fatica a crescere sull’isola e viene sostituito in questo modo.

La patata dolce risulta essere un potente antiossidante per via della presenza abbondante di vitamina A, che assieme a fibre, e sali minerali. Aiuta nella salvaguardia di arterie e cuore, oltre che alla salute delle ossa e della pelle. Inoltre l’amido che contiene, tiene sotto controllo colesterolo e glicemia senza segnalare carenze nell’apporto dei carboidrati necessari.

Ecco la dieta proveniente dal Giappone che aumenta la longevità

Non dimentichiamo però che la dieta di Oikinawa, oltre ad un’alimentazione sana e ad un consumo abbondante di patata dolce, è accompagnata da uno stile di vita salutare. Esercizio fisico, totale assenza di alcol e fumo, e il forte sentimento di appartenenza ad una comunità sono gli ingredienti fondamentali per la ricetta della vita eterna. E a quanto pare i super anziani di Oikinawa l’hanno messa in pratica.

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