Siamo alla vigilia di luglio ma quella in corso sarà probabilmente una calda estate per i rendimenti sul reddito fisso. Il motivo è presto detto e si snoda, in sintesi, secondo una nota sequenza. L’inflazione non molla la presa, le Banche Centrali promettono battaglia a suon di rialzi dei tassi e gli operatori di mercato adeguano i rendimenti. Cioè vendono a mani basse i titoli di Stato (Paesi periferici in testa), facendone salire il ritorno atteso. Nulla da eccepire, quindi, ecco il titolo top dell’estate per guadagnare ricchi interessi sul reddito fisso tra i 2 e i 5 anni.
A differenza del capitale di rischio, qui l’emittente s’impegna a restituire i soldi a scadenza. L’investitore, invece, conosce a priori quale sarà il rendimento atteso. In più i bond di Stato offrono il vantaggio di avere una struttura dei costi relativamente leggera. L’aliquota fiscale su interessi e plusvalenza è al 12,50% e sono esenti dalle imposte di successione. Quanto alle spese per commissioni e dossier titoli, tutto dipende dalle condizioni contrattuali previste dall’intermediario di turno.
Quale titolo sceglier per guadagnare sui 24 mesi?
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Partiamo dalla scadenza più corta da noi considerata, cioè i 24 mesi: quanto rende? Il BTP con scadenza al 1° luglio 2025 (2 anni esatti), offre una cedola lorda annua dell’1,85%, a cui va aggiunta la plusvalenza finale. Il bond stamane scambia a 96,35 centesimi, per cui c’è un altro 3,788% di rendimento lordo finale da aggiungere.
In definitiva 10mila € ipotetici spostati oggi sullo strumento renderebbero in 2 anni grosso modo 650 € netti, anche di commissioni di compravendita.
Ecco il titolo top dell’estate per guadagnare ricchi interessi sul reddito fisso tra i 2 e i 5 anni
Passiamo ora alle due scadenze intermedie, ossia la durata a 3 e 4 anni. Sul primo orizzonte temporale abbiamo già visto quanto rendono 7mila € ipotetici sul miglior buono postale o il BTP più ricco o il conto deposito più conveniente.
Sulla durata a 48 mesi consideriamo a titolo di esempio il titolo con scadenza il 1° giugno 2027. Il ritorno complessivo di questo bond è diviso quasi a metà tra cedola e plusvalenza finale. Nel 1° caso l’emittente paga al titolare del titolo un interesse lordo annuo del 2,20%. Nel 2° va considerato il 5,7% di rialzo finale dato che il titolo quota circa 94,58 centesimi.
Cumulando cedole ed extrarendimento si arriva a un rendimento complessivo di poco sotto il 13%. Non male se consideriamo il rapporto tempo/rischio/rendimento atteso.
Un BTP per investire con successo a 5 anni
Vediamo infine la durata a 5 anni, quindi con scadenza l’estate 2028. Il bond con ISIN IT0005445306 a dire il vero ha una cedola assai deludente e pari allo 0,5% annuo lordo. Di contro l’attuale corso a 85,40 centesimi lascia presagire una ricca plusvalenza finale (il rimborso al valore nominale a 100). In sostanza oggi servono 8.540 € (più commissioni) per incassarne 10mila il 15 luglio 2028. In più andrebbero aggiunti 43 € circa di interessi netti annui per i prossimi 5 (oltre al rateo dei prossimi 15 giorni).
Se invece la preferenza fosse più per la cedola e non la plusvalenza, ecco allora il BTP con ISIN IT0005548315 e scadenza fissata al 1° agosto 2028. La cedola lorda annua si attesta infatti al 3,8% mentre il bond scambia stamane quasi alla pari, 100,05 centesimi per l’esattezza.