Dopo l’esito del voto che ha incoronato il centrodestra come coalizione che darà vita al nuovo governo, si attendono molte novità a tutti i livelli. Pensioni, tasse, bollette e anche reddito di cittadinanza. Sulla misura di contrasto alla povertà, cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, come dimostrato dalla campagna elettorale dell’ex Premier Giuseppe Conte, molto potrebbe cambiare.
Per la misura è già tempo di restyling
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Introdotta dal 2019, con il famoso decretone (DL n° 4 del 2019), è già tempo di cambiamenti per la misura. L’ipotetico nuovo Governo guidato da Giorgia Meloni e dai suoi Fratelli d’Italia, con Lega e Forza Italia, non vede certo di buon occhio la misura. Ma come potrebbe cambiare questa misura? I dubbi riguardano tutti gli attuali beneficiari che da mesi vivono in una specie di limbo dovuto alle tante voci che accompagnano lo strumento.
Ecco il nuovo reddito di cittadinanza dal 2023 si taglia, ecco chi rischia
Una misura su cui a più riprese i leader di alcune forze politiche, tra cui anche qualcuna che ha vinto le elezioni, si sono spesi in negativo. Questo è il reddito di cittadinanza, su cui adesso molto potrebbe cambiare. Addirittura si parla di abolizione della misura. Ma abolire la misura non può voler dire abbandonare le persone e le famiglie prossime alla soglia della povertà. Infatti, qualcuno potrà anche trovare giusto cestinare una misura che a dire il vero, di difetti ne ha. Ma poi occorre trovare alternative. È vero che tra furbetti del reddito di cittadinanza e politiche attive sul lavoro, la misura non ha certo funzionato bene. Ma è altrettanto vero che il problema della povertà non può essere trascurato. A maggior ragione oggi con questa brutta crisi.
Serve misura che intercetti le criticità vere
A dire il vero tra le forze che hanno vinto le elezioni sembra serpeggiare l’idea di cancellare la misura. Esattamente il contrario di quello che vorrebbe fare Giuseppe Conte con i suoi grillini che parlano di potenziamento. Abolizione e sua sostituzione, ecco il nuovo reddito di cittadinanza secondo il centrodestra. Che si chiami ancora reddito di cittadinanza o che cambi nome, poco importa.
Infatti, ciò che sembra si farà nel 2023 è varare novità sulle misure di contrasto alla povertà. Sostenere i veri poveri e soprattutto i soggetti privi di reddito ma anche fragili o che non possono lavorate. E poi gli over 60, i disabili e le famiglie con figli minorenni. Per chi può lavorare, niente sussidio ma misure di politica attiva sul lavoro e amministrativa ammortizzatore sociale unico. Novità importanti quindi per una misura che farà ancora discutere, anche se venisse cancellata o semplicemente rivisitata dalla nuova squadra di Governo.
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