Ecco il modo semplice per guadagnare quasi il 4% in 1 anno senza investire in Borsa o oro e petrolio e gas

Un modo semplice per guadagnare-Foto da imagoeconomica

A metà settimana si è tenuta la consueta asta di bond su scadenze varie. Se è vero che i soldi non bastano mai per chiunque, il discorso è ancor più vero per le casse dello Stato. Tra spese correnti e quelle per investimenti servono ogni mese molti miliardi di euro. Oltre ai tributi lo Stato si finanzia anche tramite i bond, che a settembre hanno raggiunto rendimenti davvero interessanti. Al riguardo, ecco il modo semplice per guadagnare quasi il 4% in 1 anno senza investire in Borsa o oro e petrolio e gas.

Stiamo parlando del BOT, il Buono Ordinario del Tesoro, il titolo di Stato che non stacca cedole e per questo detto anche zero coupon bond.

Come funzionano i BOT e in cosa si distinguono dai BTP?

I BOT sono una speciale tipologia di obbligazioni che rientrano a pieno titolo nel perimetro dei titoli di Stato. Pensiamo ad esempio ai BTP Italia, ai BTP Futura o ai nuovi BTP Valore di cui a ottobre ci sarà la nuova emissione (con premio fedeltà e le cedole trimestrali).

Ora, nello specifico dei BOT essi hanno una durata non superiore all’anno e, come detto, non pagano cedole nel corso della loro breve esistenza. Dov’è il guadagno, allora? Tutto sta nella differenza tra il prezzo di acquisto e quello di rivendita o di rimborso finale a 100 (in gergo: scarto di emissione). Per cui quanto più lo si riesce ad acquistare a sconto tanto più ricco sarà il rendimento che ci si assicura.

Poi valgono più o meno le stesse considerazioni degli altri BTP. Cioè tassazione al 12,50%, esenzione dalle imposte di successione, imposta di bollo dello 0,2% sul valore nominale dei bond alla data dell’estratto conto. Quanto alle commissioni di compravendita del titolo tutto dipende dalle condizioni economiche previste dal proprio intermediario.

Il BOT senza cedola ma rendimento lordo quasi al 4%

Ecco il modo semplice per guadagnare quasi il 4%. Consideriamo adesso il BOT con ISIN IT0005561458 emesso un paio di giorni fa. Il bond scadrà il 13 settembre 2024, tra 1 anno, e il rendimento lordo di aggiudicazione è stato fissato al 3,873%. Tradotto vuol dire che il titolo è stato collocato al prezzo di 96,222 centesimi.

In due giorni appena di contrattazioni il corso dell’obbligazione non si è spostato più di tanto (96,244 al momento dell’articolo) e non poteva essere diversamente. Il bond si porterà verso il suo valore finale di rimborso con passare dei giorni e ora siamo solo alle battute iniziali.

Ecco il modo semplice per guadagnare quasi il 4% in 1 anno senza investire in Borsa o oro e petrolio e gas

Ora sorge la più classica delle domande del piccolo risparmiatore: questo BOT potrebbe considerarsi un investimento interessante? La domanda in sé e per sé è mal posta. Meglio sarebbe chiedersi qual è la propria propensione al rischio, qual è il proprio obiettivo e il tempo per cui si vorrebbe investire.

Premesso ciò, è impossibile avere la botte piena e la moglie ubriaca. Cioè il ritorno netto è proporzionale al rischio insito nell’operazione. Al pari dei BTP e dei buoni postali (a settembre alcuni tassi di interesse sono aumentati), i soldi ivi investiti godono della garanzia dello Stato. Ancora, la durata dell’investimento è breve e si conosce a priori qual sarà il rendimento massimo conseguibile. Infine, al netto di eventuali incidenti di percorso si può prevedere facilmente il trend del bond da qui a settembre 2024.

Ottimizzare rischio e rendimento

A volte ci si lascia suggestionare da asset class molto speculative (azioni di Borsa, petrolio e gas, oro, criptovalute, etc) non collegandole al rischio insito. Pensiamo al piccolo risparmiatore che si proclama restio agli investimenti azionari e poi si ritrova con qualche moneta virtuale in portafoglio. Non proprio il massimo della coerenza!

Il BOT, infine, si presta bene anche quale strumento per il parcheggio della liquidità sul brevissimo termine. In tal senso lo possiamo considerare alternativo all’offerta Supersmart sul libretto Smart o al conto deposito. Tuttavia, attenzione a ponderare bene sia i costi (tasse e spese di gestione) che i rendimenti delle singole alternative per effettuare la migliore scelta possibile.

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