C’è tanta storia in una delle ricette più usate di questi giorni, ossia il capitone. Così denominata a Napoli la femmina dell’anguilla che trova molti estimatori durante i pranzi e le cene di Natale e Capodanno. Il termine capitone deriverebbe dal latino “caput” che significa testa. L’aggiunta “one” indicherebbe la grandezza dell’esemplare rispetto ai maschi più piccoli. Un alimento presente sulle tavole del Mediterraneo già dai tempi degli ebrei della Bibbia e poi ereditato dagli antichi romani. Il capitone assomiglierebbe al diavolo che si presentò ad Adamo ed Eva sotto forma di serpente. Tagliarne la testa e mangiarla sarebbe quindi un rito scaramantico che porterebbe bene. Acquistarlo ancora vivo e prepararlo in casa è una vera e propria forma di tradizione sociale e culturale. Ecco il modo geniale per cucinare il capitone senza errori e rendendolo celestiale con 2 soli accorgimenti degni dei migliori chef.
Fritto o in umido ecco il dilemma
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Il capitone è tradizionalmente cucinato fritto o in umido. 2 modi abbastanza diversi per assaggiare lo stesso alimento. Il primo sistema è decisamente più calorico, ma anche più saporito. Il secondo trova maggiori estimatori in coloro che vogliono mangiare il capitone in maniera un po’ più light. Consideriamo che questo pesce, di suo, a crudo porterebbe in eredità circa 131 calorie per 100 grammi di prodotto. E proprio per questo ai Lettori proponiamo la versione light della nostra Redazione. Con questi ingredienti:
- 1 kg di capitone;
- 800 grammi di pomodori;
- 2 cipolle;
- olio di oliva extravergine;
- prezzemolo;
- sale;
- vino bianco.
Ecco il modo geniale per cucinare il capitone senza errori e rendendolo celestiale con 2 soli accorgimenti degni dei migliori chef
La versione in umido del capitone di solito si sposa con la polenta e viene preparata in questo modo:
- tagliamo testa e fine coda del nostro capitone se l’abbiamo preso vivo e intero. Puliamolo ed eliminiamo per bene le interiora, facendolo a pezzetti. Ma senza rimuovere la pelle;
- col pomodoro prepariamo un soffritto, tagliandolo a pezzetti piccoli;
- la stessa cosa faremo con la cipolla, tritata finemente, a cui aggiungeremo il prezzemolo;
- uniamo i due soffritti e il capitone, facendo rosolare però al massimo per una quindicina di minuti bagnando con un bicchiere di vino bianco. Regoliamo eventualmente di sale;
- serviamo a tavola caldo.
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