Quando svolgiamo le nostre attività quotidiane a volte accusiamo dei piccoli disturbi. Se li trascuriamo in alcuni casi possiamo incorrere in problemi maggiori. Impariamo a riconoscere adesso alcuni sintomi di un tipo di ernia e come comportarci.
A volte nella vita di ogni giorno proviamo dei fastidi e dolori insoliti. Se sono passeggeri non ci preoccupiamo più di tanto. Se persistono e sono di diverso tipo ci allarmiamo un po’. Può accadere di correre subito dal medico per sentire un suo parere. In altri casi si rimanda e si pensa che con il tempo tutto tornerà alla normalità.
Ecco i sintomi dell’ernia inguinale a cui fare attenzione
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Ci sono dei sintomi da considerare e che potrebbero indicare un problema addominale. Parliamo ad esempio di:
- difficoltà a digerire;
- sensazione di pesantezza;
- affaticamento e dolore nel camminare o correre;
- disturbi nello stare in piedi.
Se in aggiunta vediamo un rigonfiamento localizzato all’altezza dell’inguine potrebbe trattarsi di un’ernia. Il dolore e il fastidio potrebbero aumentare se tossiamo o facciamo sforzi fisici. Anche un semplice starnuto potrebbe acuire la sofferenza. Inoltre si potrebbero avere anche problemi nell’andare di corpo. Quindi, ecco i sintomi dell’ernia inguinale. Ora passiamo alle cause.
Possibili cause
Nell’ernia inguinale una parte dell’intestino tenue esce e forma una specie di gonfiore molle. La parete addominale forse ha ceduto in un punto. Inoltre, probabilmente la porzione che forma l’ernia ha trovano un cosiddetto canale da cui è uscita.
Tra le cause ci sono l’età avanzata che porta a modifiche della struttura addominale o la gravidanza. Anche sport che richiedono uno sforzo oppure un lavoro pesante e problemi respiratori cronici potrebbero farla comparire. A ciò si aggiungerebbe il sovrappeso. In alcuni casi l’ernia sarebbe di origine ereditaria.
Trattamento dell’ernia inguinale
Se si accusano vari sintomi e notiamo un rigonfiamento anomalo è bene rivolgerci al dottore. Se è riducibile, a volte può provare a farla rientrare con delle manovre. Nel caso sia irriducibile bisognerà operare anche per prevenire complicazioni. Queste sarebbero l’ernia incarcerata o strozzata. In questi casi la parte di intestino è come intrappolata, non si muove. Il ristagno del suo contenuto e il blocco della circolazione sanguigna sarebbero da evitare. In questi casi si programmerà un intervento chirurgico per far rientrare l’ernia e, se è il caso, toglierne una parte. Solitamente l’operazione potrebbe avvenire in anestesia generale o locale. Il chirurgo potrebbe incidere un segmento dell’addome oppure effettuare una laparoscopia. In questo caso agirà praticando tre fori, per introdurre gli attrezzi chirurgici e la telecamera.
Se lo ritiene opportuno, conterrà la parte di intestino con una rete particolare. Dopo l’intervento il paziente in poco tempo potrebbe tornare a casa, se non ci sono problemi. Dovrà stare a riposo nel periodo che indicherà il medico per poi fare la visita di controllo. È importante evitare sforzi durante la convalescenza.