Siamo giunti in un momento davvero nodale dove swing settimanali dei prezzi iniziano a confrontarsi con quelli mensili. Oggi possiamo infatti andare a scrutare quello che potrebbe essere lo scenario dei prezzi fino alla prima decade di marzo. Cambia il nostro percorso campione come viene definito dalla combinazione del quarto anno del decennio e quarto anno del ciclo presidenziale americano? Lo capiremo di volta in volta. Frattanto, il barometro di gennaio ha evidenziato la probabilità del 94% (come da statistica sulle serie storiche dal 1898) che il 2024 possa chiudere con un rendimento positivo. Ecco i pericoli per Wall Street fino al mese di marzo, perchè pensar male fa cadere spesso con i piedi per terra!
Il percorso campione annuale
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L’anno 2024 dovrebbe rimanere molto lontano dai minimi dello scorso anno e superare del 10/15% i massimi. Il rendimento atteso al 31 dicembre è del 7/10%. Le oscillazioni al ribasso quindi rispetto al prezzo di aperura annuale sono del 5/7%. Sarà molto probabilmente un anno laterale ribassista fino al mese di maggio per poi lasciare spazio a una fase direzionale fino alla fine di dicembre. Questo è quanto proietta la media storica.
Ecco i pericoli per Wall Street fino al mese di marzo: i livelli di breve termine
I prezzi di chiusura dell’1 febbraio sono stati i seguenti:
Dow Jones
38.519,64
Nasdaq C.
15.361,64
S&P500
4.906,19.
Oggi i livelli spartiacque in chiusura di seduta sono i seguenti:
Dow Jones
37.775
Nasdaq C.
15.19
S&P500
4.832.
Sotto rialzo e sopra ribasso per la prossima settimana.
Cosa potrebbe impaurire gli investitori nelle prossime settimane? Dati macroeconomici migliori delle attese che confermeranno che i tassi probabilmente non verranno tagliati nel breve termine.
Questo potrebbe dare spazio a un ritracciamento salutare propedeutico a nuovi rialzi. Ribadiamo quanto abbiamo letto nelle serie storiche. Quando i tassi vengono tagliati i mercati salgono per qualche giorno in piena euforia e poi tendono a scendere di molti punti percentuali. Quando invece non vengono tagliati tendono a scendere e poi a continare a salire di medio lungo periodo. Usando un lingaggio maccheronico possiamo dire:
a) se i tassi vengono tagliati qualcosa va male e quindi gli utili aziendali, consumi, PIL eccetera scenderanno, ergo i mercati faranno la stessa cosa;
b) se i tassi vengono alzati l’economia va bene;
c) se i tassi rimangono fermi, significa che l’economia è in crescita senza eccessi, quindi, ci sarà probabilmente salita dei mercati per molto tempo, fino a quando “questo stato” rimarrà in corso.
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