Ecco i nuovi chiarimenti sul bonus facciate 2021 da parte dell’Agenzia delle Entrate

bonus facciate

L’Agenzia delle Entrate ha aggiornato la guida sul bonus facciate, chiarendo una serie di aspetti per favorire l’accesso al beneficio. La data per la presentazione delle domande, salvo proroghe, è il 31 dicembre 2021. Sicché, sarà l’ultima occasione per usufruire degli incentivi per rifare le facciate esterne degli edifici, con uno sconto del 90%. Ecco, dunque, i nuovi chiarimenti sul bonus facciate 2021 da parte dell’Agenzia delle Entrate. La principale novità consente, in realtà, di ampliare la gamma di interventi da portare in detrazione. Infatti, l’Agenzia chiarisce che sono coperti dal bonus anche le parti dell’edificio non completamente visibili dalla via pubblica. Questo più che un chiarimento sarebbe una modifica parziale del regime. Ciò in quanto vi rientrerebbero quelle parti visibili solo in parte e che si affacciano su una strada privata.

Ecco i nuovi chiarimenti sul bonus facciate 2021 da parte dell’Agenzia delle Entrate

Nel bonus rientrano una serie di lavori, oltre alle facciate in senso tecnico. Si tratta di: grondaie, pluviali, cornici e parapetti. Inoltre, sono inclusi non solo i lavori di recupero e restauro ma anche gli interventi di pulitura o tinteggiatura esterna. Oltre che con riferimento al tipo di lavori coperti dal bonus, l’Agenzia ha operato anche chiarimenti riguardanti i beneficiari. In generale, essi possono essere tutti i contribuenti residenti e non, che possiedono a qualsiasi titolo l’immobile oggetto di intervento. Quindi, anche i semplici detentori del bene.

Chiarimenti sui beneficiari del bonus facciate

Nel dettaglio, essi sono:

  • Le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni;
  • Gli enti pubblici e privati, che non svolgono attività commerciale;
  • Le società semplici;
  • Le associazioni di professionisti;
  • I contribuenti che conseguono reddito d’impresa.

Per tutti gli altri esclusi dall’incentivo, però, non tutto è perduto. L’Agenzia delle Entrate chiarisce, infatti, che essi possono fruire indirettamente della detrazione. Cioè, potrebbero optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura. Ciò, pur essendo esclusi dal godimento in via diretta del beneficio.

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